
Cristante è uno che Gasperini lo conosce molto bene. “Conoscevo già il Mister, so come lavora”, racconta il centrocampista. Del resto è grazie a lui se è riuscito ad arrivare nel calcio che conta, trovando poi la sua affermazione alla Roma, dove gioca da tanti anni. Dall’Atalanta ai giallorossi sette anni dopo: tanto è passato prima che i due si rincontrassero.
Ovviamente il tecnico ritrova un calciatore completamente cambiato, non più un ragazzo in “erba” ma un centrocampista fatto e formato. Che arrivato sui 30 anni può però ancora dare tanto alla squadra. Di fatto lui è uno di quelli che ogni anno puntualmente i più si affrettano a mettere sul mercato ma che poi resta e anzi gioca. Perfino spesso. E quest’anno sembra proprio che andrà nuovamente così.
Cristante parla di Gasperini: “So le cose in più che può darci”
Chi allora se non lui può aiutarci a comprendere l’impatto che Gasperini sta avendo sul mondo Roma? “Siamo partiti subito forte, in preparazione fatichiamo un po’ di più ma poi ce lo ritroveremo sulle gambe a campionato in corso“, racconta Cristante.

“Sta chiedendo il suo gioco, sono situazione tattiche un po’ diverse” – spiega – “c’è tanta intensità e voglia di giocare in avanti. Di andare all’attacco e di difendere forte”. “Piano piano ci stiamo adattando tutti”.
Il messaggio sui giovani non sfugge: “Gasp è fondamentale”
Come detto Cristante è uno di quei giocatori che ha avuto la fortuna di aver toccato con mano “i due Gasperini”, avendolo avuto in carriera sia da giovane che da più grande. Il che rappresenta un passaggio dirimente considerando il nuovo corso che la Roma ha intrapreso con il tecnico, decidendo, anche sul mercato, di puntare forte sui talenti ancora da formare, anziché su calciatori avanti negli anni.
Nuovamente: chi meglio di lui allora può spiegarci cosa può significare per un ragazzo incontrare sulla propria strada Gasperini?
“Penso che se sei giovane una delle più grandi fortune che ti possa capitare in carriera sia incontrare proprio lui“, è la frase pronunciata a Sky Sport da Cristante che non è certo passata inosservata.
“Quando sei nelle mani del Mister se hai dentro 100 lui ti fa dare quel 100 e anche di più”. “E’ un maestro in campo” – conclude – allena da tanti anni e sa come valorizzare i giocatori”. Che è poi il motivo per il quale lo hanno chiamato i Friedkin.