Capello ko, le legende della Roma non vincono contro l’Everton

Subito dopo il match che ha disputato la squadra di Gasperini, Capello è tornato in panchina con le vecchie glorie giallorosse

Melissa Landolina -
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Capello e Gasperini
Capello e Gasperini (foto instagram)

Una giornata di calcio iniziata con l’amichevole vinta dalla Roma contro l’Everton grazie al mancino preciso di Matias Soulé, ma che ha riservato un ulteriore capitolo carico di fascino e storia: l’incontro tra le leggende delle due squadre.

La sfida, giocata su due tempi da 25 minuti ciascuno, ha visto gli inglesi imporsi 2-0 sotto lo sguardo attento dei tifosi, che per un pomeriggio hanno potuto rivedere in campo nomi capaci di accendere ricordi e passioni. A guidare la formazione giallorossa c’era Fabio Capello, volto che ha scritto pagine importanti del calcio italiano e internazionale, ora nuovamente vicino al rettangolo verde, ma in una veste che trasuda esperienza e carisma.

Il match è iniziato con un episodio che ha subito infiammato il pubblico: Marco Amelia, reattivo e preciso, ha sfoderato un intervento spettacolare, strappando applausi convinti. Pochi minuti dopo, però, l’equilibrio è stato spezzato dal colpo di testa di Phil Jagielka, che ha sfruttato alla perfezione un corner ben calibrato da Leighton Baines. Un gesto tecnico tanto rapido quanto letale, che ha lasciato il portiere giallorosso senza possibilità di intervento.

Nella ripresa la Roma ha tentato di riordinare le idee e portare più pressione in avanti. È stato Diego Perotti a prendersi la responsabilità di guidare la manovra offensiva, cercando spazi e varchi nella difesa avversaria. L’impegno e la qualità non sono mancati, ma la squadra di casa ha saputo mantenere compattezza e lucidità, trovando il raddoppio con Steven Naismith, abile a sfruttare una disattenzione e a firmare il gol che ha chiuso virtualmente i giochi.

Il pubblico, diviso tra nostalgia e tifo caloroso, ha continuato a sostenere entrambe le formazioni. Nel finale, la Roma ha avuto l’occasione di accorciare le distanze con una giocata spettacolare di Faty, che ha tentato una rovesciata di rara eleganza. La palla, però, non ha trovato l’angolo giusto, fermandosi tra i guanti del portiere avversario. Un gesto che, nonostante l’esito, ha strappato applausi per il coraggio e la tecnica.

La cornice di questo evento è stata speciale non solo per il calcio giocato, ma per il significato che racchiudeva: due club legati dalla storia che hanno messo in scena una vera e propria celebrazione del calcio donando spettacolo a tutti coloro che erano sugli spalti.