Se non è una rivoluzione poco ci manca. L’arrivo di Gasperini sta segnando un punto di svolta (storico) nell’universo Roma: lo si capisce tanto dalle piccole cose – come per quanto riguarda la gestione della fascia da Capitano – quanto da quelle “grandi”, come ad esempio per le scelte che si stanno prendendo sul mercato.
Del resto i Friedkin, nel momento di scegliere il tecnico di Grugliasco, avevano bene in mente il tipo di lavoro che si sarebbe andati a fare. Idem Ranieri, che in lui ha creduto e ha fatto di tutto per portarlo a Trigoria. L’obiettivo è chiaro. Uscire da certe dinamiche che hanno caratterizzato la storia recente del club (qualcuno le definirebbe provinciali) e provare a fare qualcosa di diverso. Di ambizioso. A partire proprio dalla scelta dell’allenatore per l’appunto, uno che non incontrava di certo il favore di gran parte del tifo.
Gasperini: “I Friedkin mi hanno chiesto un progetto diverso”
Quando si scriveva in lungo e in largo che Gasperini era stato preso dalla famiglia texana per provare a ripetere a Roma il “modello Atalanta” semplicemente era così. Ad ammetterlo è stato lo stesso tecnico ieri a Sky: “Quando ho parlato coi Friedkin mi hanno illustrato il progetto: far crescere e valorizzare i giovani“.
“Spesso si andava prima su giocatori famosi, più in là con l’età, che magari ti portano un risultato subito ma sono meno efficaci nel tempo”, ha spiegato Gasp. Una svolta storica, in pratica. “L’idea è quella invece di costruire una squadra che possa crescere negli anni. L’ho fatto con Atalanta e Genoa, se ci riuscissi a Roma sarebbe straordinario”.
L’allenatore è soddisfatto dei nuovi acquisti? Arriva la risposta di Gasperini
Si arriva così alla stretta attualità. Sì perché nel frattempo la Roma è passata dalla “teoria alla pratica” dato che sin qui sono comunque arrivati già cinque giocatori (più Ziolkowski per il quale manca solo l’ufficialità). “L’obiettivo per ora è acquisire credibilità, soprattutto verso i tifosi” – ha dichiarato Gasperini – “la Roma deve essere ambiziosa, guardare in alto“.
E sui nuovi acquisti il tecnico richiama nuovamente il cambio di filosofia che si sta cercando di attuare: “Intanto sono arrivati Wesley, El Aynaoui, Ferguson e Ghilardi, ragazzi di 21, 22 e 23 anni che hanno già avuto esperienze importanti. Sono profili che vanno nella mia direzione ma che senza dubbio sono inusuali per una squadra o una città come Roma“.
Momento cruciale sul mercato
Il tecnico sa bene però che servirà altro per essere davvero competitivi sin da subito e su tutti i fronti. Che poi è il famoso messaggio lanciato nei giorni scorsi a Massara per ribadire la distinzione tra “completamento e rafforzamento della rosa“. “Questa è la fase cruciale del mercato” – ha ammesso Gasperini – “devo dire che per ora tutta l’attenzione sia rivolta sugli attaccanti…“.
Non è certo un mistero infatti che l’allenatore si aspetti un colpo importante là davanti – “da come saremo in attacco si capirà la nostra forza”, ha detto Gasp giorni addietro – da affiancare al materiale che ha comunque già a disposizione. Come nel caso di Dybala e Soulé per i quali ha ammesso: “I giocatori bravi possono coesistere”.