
E’ l’eterno dilemma delle partite di agosto. Perché se è facile esaltarsi per una vittoria – magari contro una squadra non certo di prima fascia – con altrettanta facilità è facile cadere nella più totale negatività. Gasp, che questo giochino lo conosce alla perfezione, ha liquidato così il 4-0 subito ieri per mano dell’Aston Villa: “Inutile esaltarsi o deprimersi”, questo è e resta sempre calcio estivo, aggiungiamo noi.
Tuttavia è chiaro: se i segnali ci sono vanno ascoltati. Ad esempio la Roma, al di là del divario fisico a causa della diversa preparazione estiva (che si è visto), è apparsa poco attenta in difesa – “abbiamo preso gol anche quando eravamo schierati e mi dispiace“, ha detto il Mister – spesso svagata sulle fasce (male Wesley ma ci può stare), e praticamente impalpabile davanti. Tutto da buttare quindi? No di certo. Ma serve correggere il tiro in tempi rapidi. Anche sul mercato.
Pruzzo: “Spero sia stato solo un allenamento”

Già il mercato. E’ qui che si sta spostando progressivamente il dibattito dentro il mondo romanista. Noi ce lo eravamo chiesti già nei scorsi giorni: per un mercato in cui Massara può lavorare soltanto “per caratteristiche di giocatore” e non certo per “nomi già fatti e formati” il dubbio che Gasperini non sia entusiasta proprio al 100% di chi gli stanno portando a Trigoria legittimamente c’è.
Lo si capisce quando il Mister distingue il “completamento dei reparti dal loro rafforzamento” o quando tira in ballo il fatto che “manchino ancora tre settimane per il mercato“. A far intendere che alla squadra servirebbe quel qualcosa in più oltre al mero calciatore buono per fare numero. In queste ore, in tal senso, c’è chi invece è andato ancora più dritto al punto. Come Roberto Pruzzo, mai banale con le sue dichiarazioni: “Spero che quella di ieri sia stata soltanto una partita di allenamento. Perché sono preoccupato“.
Il pensiero sui nuovi arrivati spaventa i tifosi
Ma non è stato tanto il risultato finale a preoccupare il bomber del secondo storico scudetto. Quello, ripetiamo, è buono giusto per qualche statistica e forse nemmeno quella considerando che non si trattava nemmeno di un impegno ufficiale.
Piuttosto le parole di Pruzzo sollevano un tema, che è quello che anche noi abbiamo citato prima: i calciatori presi sin qui dalla Roma possono considerarsi rinforzi nel senso pieno del termine oppure no?
“Dei nuovi arrivati nessuno è un titolare che migliora al momento“, questa la frase sibillina pronunciata da Pruzzo attraverso le frequenze di Radio Radio che, chiaramente, più di qualche campanello di allarme lo fa accendere tra i tifosi.