Amantino Mancini è tornato a parlare di Roma. L’ex esterno giallorosso, che in Italia ha vestito anche le maglie di Inter e Milan, ha parlato in esclusiva per AllRoma.it. Nel corso del suo intervento ha toccato molti argomenti, dall’arrivo del suo connazionale Wesley al futuro di Pellegrini. Queste sono state le sue parole.
Le dichiarazioni di Amantino Mancini
Cosa pensi dell’arrivo di Wesley? Potrà essere subito determinante per il gioco di Gasp e per la Serie A?
“Wesley a me piace, è un ragazzo giovane e che negli ultimi anni ha fatto benissimo in Brasile con il Flamengo. La sua caratteristica è essere un terzino di spinta, molto offensivo, uno che sa giocare dentro e fuori, ha dinamicità. Sulla marcatura lascia un po’ a desiderare un po’ come i terzini brasiliani, ma comunque con il suo arrivo in serie A imparerà la marcatura e il discorso tattico. La Roma ha fatto quindi un grandissimo acquisto”.
Con il mercato fatto finora dove collochi la Roma? E chi ti fa più paura per la Champions?
“Il mercato della Roma finora è buono, sono arrivati calciatori in ruoli chiave e in modo puntuale e Gasperini ne aveva bisogno. Penso che i giallorossi stiano facendo bene, speriamo che i nuovi arrivi possano portare risultati sul campo. Chi mi fa paura sono sempre le stesse squadre in A tra cui Milan e Juventus, per il successo della Champions vedo favorite City e Inter”.
Roma a caccia di un esterno: Echeverri, Nusa, Silva, Raspadori: chi ti convince per il 3-4-2-1?
“Trovare un esterno è difficile, a Gasperini piace un calciatore molto fisico e con tanta corsa. Sono giocatori con caratteristiche interessanti e qualsiasi giocatore acquisterà Massara sarà importante”.
Ti aspetti una cessione di Lorenzo Pellegrini o secondo te potrà essere ancora utile alla causa giallorossa?
“Io mi aspetto che Pellegrini resti a Roma. E’ un calciatore importante, romano, romanista e capitano. Penso che resterà qui, se lui ha voglia di andare via va bene, ma penso che la società non lo ceda, sarà un calciatore importante per la prossima stagione”.
Da allenatore, chi ti affascina di più tra i ritorni di Allegri e Sarri? E se ti aspettavi l’esonero di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale…
“Allegri e Sarri sono due allenatori toscani e belli caldi, anche se preferisco il gioco del tecnico della Lazio visto che è molto più offensivo. Non mi aspettavo l’esonero di Spalletti, mi piace tantissimo, ha trovato la Nazionale in un momento difficile e Gattuso ora avrà lo stesso problema che resta la generazione. Devono maturare, crescere, nonostante siano giocatori bravi ma ancora manca qualcosa. Mi auguro Spalletti possa trovare subito una panchina per lavorare, e questa cosa succederà molto presto”.