
De Rossi e la Roma, un binomio indissolubile che nessuno cancellerà mai. Secondo soltanto all’immenso Francesco Totti, DDR incarna visceralmente l’amore per i colori giallorossi. Una vita intera passata da Capitan futuro in campo, ruolo che non gli è mai pesato perché tanto lui leader lo era comunque. Con o senza fascia al braccio.
Un cammino lunghissimo, durato oltre 600 partite, arricchite da 63 reti. Lui per la Roma è stato sempre disposto a tutto: anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ritornando come allenatore nel momento del bisogno. Purtroppo la storia non ha avuto il lieto fine che tutti si aspettavano: e DDR il colpo lo ha incassato, pure se ha fatto male. Tanto. Ma tutto questo ora è il passato: e chissà se in futuro le strade sue e della Roma torneranno ad incrociarsi ancora.
De Rossi alla Roma: una storia d’amore che non finirà mai

De Rossi ha giocato con la Roma dal 2001 al 2019, prima di trasferirsi in Argentina al Boca Juniors. L’ultima sua partita all’Olimpico è datata 26 maggio, un Roma Parma denso di emozioni culminato con il giro di campo e il triplo abbraccio con altri pezzi importantissimi della storia giallorossa, Totti, Bruno Conti e Ranieri.
Di certo DDR non poteva immaginare che pochi anni dopo in quello stesso Olimpico che tanto lo aveva osannato per quasi 20 anni ci sarebbe ritornato, ma in panchina. Da buon soldato ligio al senso del dovere per la sua amata “patria” ha deciso di tornare in trincea nel momento più buio. Riportando luce e speranza laddove sembravano non essercene più. Non lasciandosi intimorire dal compito che aveva davanti: sostituire niente meno che lo Special One José Mourinho.
Quanto successo dopo è ancora – purtroppo – nella mente di tutti noi: “Tutto è stato accantonato troppo presto, averla lasciata in questo modo mi lascia però la possibilità di riprovarci un giorno“, ha detto De Rossi in una recente intervista. Perché anche se la Roma, la sua Roma, lo ha ferito, l’amore fa passare sopra a tutto.