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Dybala o Soulè: Gasperini diviso, valutazioni in corso per scegliere il titolare

A distanza di poco più di un mese dall’inizio del campionato sorge il primo grande dilemma per il neotecnico giallorosso.

Paulo Dybala ha rimesso piede in campo e ha cominciato a far nascere le prime incertezze nella mente di Gian Piero Gasperini.

Dybala e Soulé occupano la stessa zona nevralgica del campo, quella che nel 3-4-2-1 di Gasperini rappresenta il cuore pulsante della manovra offensiva. Il 23 agosto, quando la stagione inizierà davvero contro il Bologna, qualcuno dovrà sedersi in panchina.

Lo scenario sembra ripetersi come un vecchio copione già visto. L’anno scorso con Claudio Ranieri i due si erano susseguiti nelle scelte, quando la Joya non era in perfetta condizione fisica.

Dybala ha dalla sua esperienza, classe, istinto nel giocare tra le linee, quel talento che lo rende un riferimento naturale in spazi stretti e in situazioni intricate. Dall’altra parte, Soulé porta freschezza fisica e una spinta atletica che pochi possono vantare, ma la sua abitudine a partire largo, quasi a ridosso della linea laterale, rischia di diventare un limite.

Nel sistema di Gasperini non c’è spazio per chi resta piantato sulla fascia. Quella zona è riservata al quinto, al cursore che macina chilometri su e giù. Soulé deve imparare a stare dentro il campo, proprio come ha già provato a fare nella scorsa stagione, crescendo partita dopo partita. Finora sembra non abbia mai trovato la libertà di cui ha bisogno, quella che gli permette di puntare l’uomo e inventare.

Dybala, invece, in quella zona ci vive, è il suo habitat naturale, dove riesce a muoversi con naturalezza, gestendo il pallone da sottopunta e creando gioco nel traffico. Oggi, tutto fa pensare che sia lui il favorito per partire titolare. Ma l’obiettivo di Gasperini resta chiaro: far crescere Soulé, plasmandolo nei movimenti e insegnandogli a muoversi tra le linee.

Una soluzione che potrebbe cambiare tutto

L’ipotesi di vedere Soulé trasformarsi in quinto di centrocampo sembra davvero remota, un’idea che solo in situazioni estreme potrebbe essere presa in considerazione. C’è un’altra strada, quella di spostare uno dei due sull’altro lato, a sinistra, ma anche in questo caso si rischierebbe di perdere qualcosa di fondamentale: la pressione alta sui portatori di palla, un marchio di fabbrica delle squadre di Gasperini.

Allora si affaccia una possibilità affascinante e non priva di rischi. Dybala falso nove, proprio come successe con De Ketelaere la scorsa stagione all’Atalanta. Una soluzione che riporta alla mente gli esordi siciliani dell’argentino, quando con il Palermo fu il centravanti mascherato che sorprendeva tutti.

Il campo darà le risposte. E il rebus, per ora, resta nelle mani di Gasperini, che dovrà decidere se affidarsi al genio di Dybala o scommettere sulla crescita di Soulé, sapendo che da questa scelta potrebbero cambiare molte più cose di quanto si possa immaginare.

Melissa Landolina
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Melissa Landolina