RomaÕs Pauolo Dybala reacts during the Italian serie A soccer match between Como and Roma at Giuseppe Sinigaglia stadium in Como, 15 December 2024. ANSA / MATTEO BAZZI
Paulo Dybala, per molti tifosi romanisti, rappresenta l’attesa. Ora quel sentimento sembra diventare più forte. L’argentino sta bene, le sue condizioni appaiono in netto miglioramento e ogni passo compiuto nelle ultime settimane ha portato nella stessa direzione.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, tutti gli esami clinici hanno confermato la completa guarigione del tendine operato quattro mesi fa. Non è una notizia banale, perché l’infortunio che aveva messo in dubbio la sua tenuta rischiava di compromettere non solo la sua stagione, ma anche gli equilibri della squadra. Gli allenamenti con il gruppo sono ormai alle porte, e a questo punto manca soltanto l’ultimo tassello prima del ritorno in piena attività. Una fase delicata, che né lo staff medico né Gian Piero Gasperini intendono forzare.
La prudenza resta la parola chiave. Nessuno sembra avere fretta, a partire dallo stesso Dybala, consapevole che a trentuno anni — trentadue fra pochi mesi — la gestione delle energie e dei carichi è un aspetto fondamentale per rimanere ad alti livelli. Il rapporto con Gasperini è costante, un confronto che va oltre il semplice rapporto tra tecnico e giocatore. Si parla di sensazioni, di intenzioni tattiche, di come integrarlo al meglio in una squadra che punta a essere competitiva sia in campionato che nelle competizioni europee.
Alcuni membri dello staff di Gasperini stanno lavorando in modo specifico sul suo reinserimento, curando ogni dettaglio. Dybala conosce ormai a fondo il suo corpo, e questa consapevolezza diventa la sua prima garanzia per evitare ricadute. Si sta adattando ai nuovi metodi di lavoro, prendendo confidenza con un sistema che richiede attenzione e gradualità.
Il punto centrale, per la Roma, rimane costruire una rosa in grado di sostenere la pressione degli impegni ravvicinati. L’idea è quella di non dover obbligare Dybala a scendere in campo ogni tre giorni, un aspetto su cui si sta lavorando già da settimane. La crescita di Matías Soulé, che potrebbe togliere parte del peso offensivo dalle spalle del campione argentino, va in questa direzione.
A Trigoria si respira un’aria di attesa fiduciosa. L’obiettivo non è soltanto riportare Dybala in campo, ma farlo nel modo giusto, senza compromettere ciò che di buono si sta costruendo attorno alla squadra. Ogni passo fatto finora sembra indicare che quel momento si stia avvicinando.