Claudio Ranieri - Romaforever.it
La scorsa stagione, per la Roma, è stata estremamente difficile. I Friedkin decisero di rinnovare il contratto a Daniele De Rossi, ma il romano è stato esonerato dopo appena quattro turni di campionato (in cui non arrivarono vittorie). Preso Juric, la situazione è precipitata con la squadra della Capitale che si è ritrovata in piena lotta per non retrocedere.
Il club, quindi, decise di allontanare anche il croato e di puntare così su Claudio Ranieri. Con il romano in panchina, Dybala e compagni hanno letteralmente cambiato ritmo e hanno cullato a lungo il sogno Champions League. Il quarto posto è poi sfumato nel corso dell’ultima giornata di campionato: i giallorossi stavano vincendo agevolmente sul campo del Torino mentre la Juventus perdeva a Venezia. Nel finale, il rigore trasformato da Locatelli ha regalato l’accesso alla CL ai bianconeri. Già da qualche mese, Sir Claudio aveva annunciato il suo addio alla panchina. La Roma ha deciso di puntare su Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore mentre i Friedkin hanno assegnato la carica di Senior Advisor all’ormai ex allenatore. Il nativo di Roma ha però avuto una corte serrata da parte della FIGC che lo voleva come nuovo Ct della Nazionale. Proprio ieri, Ranieri ha svelato i motivi per cui ha deciso di rifiutare una carica così importante.
Claudio Ranieri, intercettato dai microfoni del TG3 durante la sua vacanza a Riace, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha parlato del suo nuovo ruolo. “Sono il consigliere dei Friedkin e speriamo di far bene il mio lavoro. Gasperini ha un compito importante. Piano piano le cose si metteranno bene”. Con il tecnico di Grugliasco, l’asticella si alza: i giallorossi sperano di ritornare in Champions League. Come se non bastasse, il romano ha parlato anche del suo “no” alla Nazionale.
Lo scorso mese, dopo la terribile sconfitta per 3 a 0 contro la Norvegia, la FIGC decise di esonerare Luciano Spalletti per cambiare nuovamente tutto. La scelta era ricaduta su Sir Claudio che ha però rifiutato l’offerta. “Credo che dire no alla Nazionale sia costato a tutti, però non potevo fare due lavori. Avendo un contratto con la Roma, mio malgrado, non ho potuto accettare quello che voleva la Federazione. La Nazionale ha bisogno di una persona libera di poter scegliere, di poter convocare chi vuole. Con me ci sarebbero stati troppi problemi a ogni convocazione, ad esempio se un giocatore avesse giocato 90 minuti e poi avesse affrontato la Roma. Insomma, era troppo. Lì ci deve essere un uomo libero“. Prima di concludere l’intervista, l’ex allenatore ha fatto un grosso “In bocca al lupo” a Gennaro Gattuso, diventato nuovo CT.