Soulé: “Roma è bellissima, all’inizio ho pensato di andarmene”

Matias Soulé si è raccontato a 360° , dal suo passato all’amore per l’argentina fino ad arrivare alla sua esperienza in giallorosso

Jacopo Pagliara -
Tempo di lettura: 2 minuti
Matias Soulé
Matias Soulé (X -@GoalItalia)

Matias Soulé nella seconda parte di stagione è finalmente sbocciato. Dopo un avvio incerto, il talento argentino classe 2003 ha dato prova delle sue immense qualità ed ora è pronto per affrontare la stagione della consacrazione con la maglia della Roma. L’ex Juve e Frosinone ha parlato di se a 360° nel corso di una lunga intervista rilasciata in esclusiva per il canale YouTube Gastón Edul. Queste sono state le sue parole.

Soulé: “Roma è bellissima, inizialmente non ero felice e ho pensato di andarmene:

“Roma è davvero bellissima, il clima è simile all’Argentina e anche a livello calcistico le cose vanno bene. Nel corso della scorsa stagione, con l’arrivo di Ranieri, ci siamo ripresi e siamo diventati più calmi. All’inizio giocavo poco e ho pensato di andarmene, ma l’allenatore mi ha detto di restare e aspettare la mia opportunità. Ora infatti sono felice”

La presenza di connazionali come Paulo Dybala e Leandro Paredes ti ha dato sicurezza?
“Sono dei geni come persone, mi hanno aiutato molto nell’adattamento. Sapevo già da prima di venire a Roma che ci sarebbero stati anche loro e questo mi ha fatto stare più tranquillo”.

Matias Soulé
Matias Soulé (X -@tuttosport)

Le radici a Mar del Plata
“Mio padre mi ha messo una palla tra i piedi da piccolo, a tre anni e mezzo volevo fare i provini. La mia famiglia ha sempre lavorato tanto e mia madre mi portava a scuola e agli allenamenti in autobus. Mio padre faceva il postino e rientrava tardi, ma appena poteva correva da me”.

La passione per l’Independiente e il futuro in Argentina
Tutta la mia famiglia è dell’Independiente, ci sono cresciuto. È incredibile ricevere l’affetto di tifosi di una squadra per cui non ho mai giocato. Mi piacerebbe, un giorno, giocare nel calcio argentino e magari proprio nell’Independiente”.

Hai pensato di rientrare nel calcio argentino?
“Per me sarebbe incredibile… mi piacerebbe, un giorno, poter giocare nel campionato argentino e magari proprio nell’Independiente”.