Roberto Gualtieri (foto web)
In un elegante hotel romano, il sindaco Roberto Gualtieri ha scelto un contesto più informale per parlare del presente e del futuro della città, toccando anche un tema che da anni divide e infiamma il dibattito: gli impianti sportivi, e in particolare, il nuovo stadio della Roma.
Durante l’incontro organizzato dal Teha Club – un momento di confronto voluto da The European House Ambrosetti – si sono ritrovati circa sessanta ospiti selezionati, figure chiave del mondo istituzionale, imprenditoriale e culturale. In questo scenario, più aperto e lontano dai riflettori ufficiali, il sindaco ha risposto a domande dirette, senza filtri, lasciando intravedere sfumature che nei comunicati tradizionali non trovano spazio.
“È la società che ha fatto qualche stop and go”, ha detto Gualtieri, riferendosi in modo piuttosto esplicito ai rallentamenti nel progetto dello stadio della Roma. Una frase che rompe l’abituale diplomazia, lasciando emergere una certa frustrazione per come si è evoluto – o meglio, interrotto – il percorso negli ultimi mesi. Non è la prima volta che il sindaco prova a ribadire la volontà dell’amministrazione di procedere spedita, ma stavolta il messaggio ha avuto un tono diverso. Più netto.
“Noi siamo rapidissimi. Poteva essere un anno in meno, ma comunque sarà realizzato in tempi rapidissimi”, ha aggiunto, lasciando intendere che la burocrazia comunale non è stata il problema principale. L’obiettivo resta chiaro: completare l’opera in modo efficiente.