
La rotta è stata tracciata. Intanto andranno via Paredes, Abdulhamid e Shomurodov. Poi forse anche Celik. Il vero sacrificio potrebbe però essere un altro: quello di Evan Ndicka, la cui cessione, da sola, basterebbe per sistemare i conti giallorossi e anzi avvantaggiarsi pure per il prossimo anno.
Certo, le riflessioni sono tante perché privarsi di un’assoluta garanzia come l’ivoriano non è una cosa di poco conto. Anzi. Tanto più che in difesa, oltre a lui, c’è soltanto Mancini come centrale naturale di ruolo. Il che significherebbe ricostruire praticamente da zero il reparto. Ecco perché la questione potrebbe essere affrontata con più calma, e magari non necessariamente entro il 30 giugno.
Calciomercato Roma: chi può partire entro il 30 giugno
Diverso invece il discorso per gli altri calciatori citati in apertura, per i quali da Trigoria sperano di arrivare a delle soluzioni in tempi più rapidi. Per Shomurodov si tratta con la Turchia ma c’è anche il Rennes, ex squadra peraltro proprio di Massara; idem per Saud, che ha richieste anche in Francia. Paredes, invece, com’è noto è promesso al Boca Juniors e forse si attenderà soltanto la fine del Mondiale per Club per completare il trasferimento.

L’obiettivo in casa Roma è quello allora di aggiungere alle casse 10-12 milioni di euro che permetterebbero di entrare nel mese di luglio con maggior serenità e soprattutto di evitare una nuova multa da parte della UEFA. “Manca ancora qualcosina, speriamo di farcela”, aveva detto Ranieri giusto un paio di giorni fa. Il tempo non è molto quindi, ma c’è un dato che riguarda proprio il Direttore Sportivo Massara che può far ben sperare i Friedkin.
Massara alla Roma: male l’ultimo anno ma…

Sì perché se è vero che l’ultimo anno di Massara al Rennes è stato tutt’altro che esaltante – non a caso il DS era tornato libero al termine della stagione – non può passare sottotraccia il lavoro svolto dal Dirigente sotto il profilo delle cessioni. Che per adesso è l’aspetto che più preme alla Roma.
Di questo ne sa qualcosa del resto proprio il club dei Friedkin che lo scorso anno aveva pagato ben 23 milioni di euro Enzo Le Fee, uno che poi sul campo è rimasto un autentico oggetto misterioso. Ma oltre a Le Fee, Ricky Massara era riuscito a vendere, tra gli altri, Doué al PSG per 50 milioni e Terrier al Leverkusen per altri 20.
Insomma, un incasso da capogiro per oltre 150 milioni di euro. Ora si spera quindi che il nuovo DS possa ripetersi anche in giallorosso, magari reinvestendo poi le entrate in modo migliore rispetto a quanto fatto in Francia. Ma per questo ci sarà tempo.