Collovati: “Massara conosce il calcio, ma Gasp plasmerà la Roma”

L’ex difensore centrale giallorosso ha parlato del prossimo futuro della Roma con questo inedito trio al comando

Jacopo Pagliara -
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Fulvio Collovati
Fulvio Collovati (X -@tuttosport)

La Roma si prepara ad iniziare una nuova stagione, stagione che ha tutta l’aria di essere un punto zero (l’ennesimo) degli ultimi anni. Questa volta però a guidare la nave non ci saranno algoritmi o altro, ma ci saranno uomini di calcio, uomini che sanno quello che fanno e che soprattutto conoscono la Serie A e l’ambiente in cui si trovano.

A “capo” della nuova Roma a partire da questa stagione ci sarà infatti un assetto dirigenziale inedito, formato dal trio: Frederic Massara, Claudio Ranieri e Gian Piero Gasperini. Proprio su questo si è concentrato l’ex difensore della Roma Fulvio Collovati, il quale, durante un’intervista rilasciata in esclusiva per AllRoma.it si è espresso in questo modo sulla nuova organizzazione presente nella società giallorossa.

Collovati: “Sarà Gasperini a guidare le operazioni della Roma”

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Gasperini e Ranieri (RomaForever.it)

Massara è sicuramente un profondo conoscitore di calcio, ma oggi, nelle grandi squadre, la figura centrale è quella dell’allenatore. Sono i tecnici a dettare le strategie di mercato, a scegliere i giocatori e a orientare il progetto tecnico. E in questo caso, sarà Gasperini a guidare le operazioni della Roma. Non dobbiamo sopravvalutare il ruolo dei direttori sportivi: guardate cosa succede all’Inter con Marotta, o alla Juventus dove adesso tutto ruota attorno a Comolli, mentre a Napoli il comando è chiaramente in mano a Conte. Detto ciò, Massara resta un professionista di valore e potrà rappresentare un supporto importante per Gasperini”.

Collovati: “Massara ha fatto bene a rifiutare la Juventus”

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Frederic Massara – Romaforever.it

Massara ha fatto bene a dire no alla Juve. Ha capito che in quel contesto sarebbe stato poco più che una figura di contorno, con Comolli a prendere tutte le decisioni. Anche Gasperini ha scelto di non andare a Torino, restando fedele alla parola data. E qui va riconosciuto il merito a Ranieri, che lo aveva cercato per primo, avviando un dialogo sincero e credibile”.