Ct Italia: perché Ranieri è rimasto alla Roma, Gravina svela il motivo

Il numero uno della Federcalcio ha spiegato quanto accaduto con sir Claudio: “Non ci siamo fatti trovare impreparati”

Luca Mugnaioli -
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Il Presidente della FIGC Gravina – (RomaForever.it)

Nel giorno della presentazione alla stampa di Gattuso quale nuovo commissario tecnico della Nazionale si torna a parlare (anche) del mancato approdo proprio sulla panchina azzurra di Claudio Ranieri.

L’ormai ex allenatore della Roma era stata infatti la prima scelta di Gravina dopo il turbolento addio consumatosi con Luciano Spalletti a margine della debacle arrivata contro la Norvegia.

Un risultato che aveva fatto capire allo stesso Gravina come non ci fossero più i margini per proseguire oltre con la medesima guida tecnica. Da lì, in quel concitato weekend, la chiamata a sir Claudio, l’uomo della provvidenza. Che però stavolta, pur tentennando (come dargli torto), alla fine aveva deciso di dire no.

Ranieri: le sue parole sul mancato passaggio in Nazionale

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Ranieri: è stato vicino a diventare il nuovo allenatore dell’Italia – (RomaForever.it)

Quel doppio ruolo che tutti gli avevano cucito addosso – col benestare pure dei Friedkin (che però alla fine si erano resi conto che avrebbero riavuto indietro un Ranieri con margini operativi ridotti all’osso) – evidentemente era qualcosa difficile da gestire anche per lui.

E poi la Roma. Col passare delle ore, mentre si definivano nel dettaglio limiti e regole del duplice ruolo che sir Claudio avrebbe dovuto andare a svolgere, nel tecnico romano è maturata la convinzione di star tradendo in qualche modo la fiducia che il popolo romanista gli aveva affidato.

Rispetto la Nazionale, ma io amo la Roma, ha detto Ranieri due giorni fa a questo proposito. Ma su ciò che lo ha spinto a declinare la panchina azzurra non ha voluto poi aggiungere altro: “Si è scritto e detto tanto, va bene così. Non dirò altre parole”.

Gravina: “Non ci siamo fatti trovare impreparati”

Nelle scorse ore è stato allora Gravina a tornare sull’argomento. “C’è stata un’idea con Ranieri” ha spiegato il Presidente della FIGC – “prima di sentire lui avevamo già avviato un percorso su un progetto alternativo, non ci siamo fatti trovare impreparati“.

Alternative che forse erano state trovate in Pioli, ma il tecnico era ormai d’accordo con la Fiorentina, e perfino in un clamoroso ritorno di Mancini, sul quale però Buffon avrebbe posto il veto, pena le sue dimissioni. Più verosimilmente il “progetto alternativo” citato da Gravina era allora quello legato al filone dei “Mondiali”: De Rossi, Cannavaro, e così via. Fino a Gattuso, che è stato poi effettivamente scelto.

Ma sul perché la trattativa con Ranieri non sia andata fino in fondo, il massimo vertice della Federcalcio ha aggiunto: “Con Dan Friedkin, con cui ho un ottimo rapporto ci siamo sentiti, il rapporto è stato di massimo rispetto. Ma non c’erano le condizioni per andare oltre. Una scelta reciproca”.