Gasperini e Ranieri, inizia il nuovo corso giallorosso - (RomaForever.it)
La nuova Roma sta già nascendo. E sarà, ormai si è capito, profondamente diversa da quella dello scorso anno. L’arrivo di Gasperini a Trigoria ha portato con sé novità non soltanto dal punto di vista della guida tecnica – per questo ci sarà modo e tempo per capire fin dove inciderà l’ex Atalanta – ma anche sotto il profilo societario.
L’apparente calma con la quale è stata gestita la transizione da sir Claudio al Gasp è terminata il giorno stesso della presentazione alla stampa del nuovo allenatore. Lì, nonostante qualcosa forse si fosse già intuito, c’è stata la conferma ufficiale che sarebbe arrivata invece una vera e propria rivoluzione.
E quindi via intanto Florent Ghisolfi, il DS un po’ della discordia e che non sarà di certo ricordato negli annali (se non in negativo), via anche altre figure chiave dell’organigramma del club. Una Roma completamente nuova, per l’appunto.
Eppure dalle dichiarazioni pubbliche, l’approccio con il mondo romanista di Gasperini è stato molto diplomatico. Impeccabile oseremmo dire. Nessuna dichiarazione fuori posto, parole sul mercato che ci si sarebbero aspettate, una visione degli obiettivi pragmatica e scevra da ogni tipo di proclama o volo pindarico.
Nelle “segrete stanze” di Trigoria sarebbe venuta fuori invece la vera natura “battagliera” del tecnico di Grugliasco che è ben consapevole che non avrà tutto il tempo avuto a disposizione a Bergamo. E dato che in passato si è già scottato – e pure tanto – al momento di confrontarsi con le piazze importanti, beh allora meglio partire subito col piede giusto.
“O spacchi, o vieni spaccato”, la sua famosa frase rievocata in questi giorni. In altre parole Gasperini si è mostrato deciso a chiedere numerosi cambiamenti nella Roma ad ogni livello. E, attenzione, i Friedkin – stregati dal modello che è riuscito a portare in nerazzurro – sarebbero completamente d’accordo con lui.
Di questo è convinto Ilario Di Giovambattista. “La rivoluzione societaria della As Roma (Ghisolfi e Vitali) è legata direttamente all’arrivo di Gasperini. Il mister è stato soft nella conferenza ma in privato, nelle ore precedenti, ha chiesto una vera rivoluzione“, ha scritto su X il conduttore di Radio Radio.
“I Friedkin approvano, ecco perché i vertici societari sono saltati. La proprietà è totalmente allineata a Ranieri e Gasperini“, questo il pensiero del giornalista. “Gasp vuole un cambio di passo, una svolta”, la sintesi del pensiero Di Giovambattista. E questo significherà che anche sul mercato dovremo attenderci dei veri e propri scossoni.
Anche qui. Gasperini ha lasciato filtrare soltanto qualche indicazione, qualche accenno da ciò che si aspetta sul mercato. “Intanto partiremo da quello che c’è, che è una buona base“, parole adatte all’occasione, non c’è dubbio, alle quali però il tecnico ha subito aggiunto un “chiaramente mi aspetto un mercato in entrata che possa portare ad un miglioramento“.
“Il DS e il CEO avevano accordi precisi con alcuni calciatori che sono stati determinanti nella risalita della Roma di Ranieri ma che il neo allenatore non vorrebbe in rosa“, spiega però Ilario Di Giovambattista.
In altre parole, consapevole che non si potrà andare ad operare liberamente, sacrificando qualche pedina – magari non adatta al suo gioco – ecco che si potrà incidere in modo diverso sulla campagna acquisti. Sarà lecito quindi attendersi qualche cessione eccellente? Spiega ancora Di Giovambattista:
“La sensazione è che vivremo una calda estate giallorossa e non solo per questioni meteorologiche, almeno cinque giocatori sono in uscita. Anche insospettabili, vediamo se il nuovo DS Massara riuscirà in questa missione“
Del resto, come anticipato ieri su questi spazi, il nuovo allenatore avrebbe chiesto cinque nuovi elementi alla società. Un difensore centrale, due esterni, un centrocampista e un attaccante. E a fargli spazio, chissà, potranno essere alcuni giocatori ritenuti fondamentali fino a poche settimane fa. Uno di questi sarà ad esempio Paredes, che ormai sembra davvero vicinissimo al ritorno in Argentina…