Gasp e il paragone con Zeman: “Io questo non l’ho mai fatto”

Simpatico siparietto con Gasperini in conferenza stampa, dove si è parlato della sua famigerata preparazione atletica, paragonata solo a quella di Zeman

Jacopo Pagliara -
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Gasperini in conferenza
Gasperini in conferenza (X -@OfficialASRoma)

Oggi Gian Piero Gasperini è diventato, con la prima conferenza stampa (tenutasi a Trigoria dalle 12:00), a tutti gli effetti il nuovo allenatore della Roma. Al suo fianco presente in conferenza l’ex allenatore e nuovo Senior Advisor giallorosso Claudio Ranieri.

Dopo la notizia inaspettata dell’addio di Florent Ghisolfi, i due si sono presentati insieme in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Sono stati molti i temi trattati, dalle inevitabili domande sul Calciomercato che sta per iniziare, fino agli obiettivi stagionali e alla gestione dei calciatori (Dybala su tutti). Oltre a questo c’è stato anche una particolare domanda riguardante Zdenek Zeman. Queste sono state le parole di Gian Piero Gasperini a riguardo.

Le parole di Gasperini su Zeman: ecco il retroscena

Zdenek Zeman
Zdenek Zeman (X -@GoalItalia)

Dai tempi di Zeman a Roma non c’era una preparazione così. Lei come la organizzerà?

Non ho mai fatto un gradone in vita mia. Quando giocavo nel Palermo, Zeman allenava la Primavera e noi facevamo sempre un grande torello a metà campo e i ragazzi della Primavera su e giù per i gradoni. Non è mai morto nessuno ad una mia preparazione. Come ho detto prima, per me è importante che i giocatori si divertano. Come me hanno la fortuna di svegliarsi la mattina e fare il mestiere che più ci piace, in più lo fai con la Roma quindi ti devi sentire fortunato.

L’allenamento è fondamentale ed è fatto in funzione di stare bene e migliorarsi. Non può essere un problema allenarsi, deve essere anche un divertimento perché il gioco del calcio è divertimento. Se non sorridi non puoi giocare bene a calcio. La penso come i brasiliani in questo. Un giocatore deve avere sempre un bello spirito, bisogna creare un bel clima di lavoro, di crescita e di trasmettersi uno con l’altro le situazioni per migliorarsi. Non ci deve essere un clima teso, ci sono già gli avversari che sono difficili da superare. Serve lo spirito giusto“.