Ranieri - Romaforever.it
Walter Zenga, ex portiere della Nazionale italiana, ha commentato il difficile momento che sta attraversando la squadra azzurra durante un intervento in occasione della Milano Football Week, l’evento organizzato da La Gazzetta dello Sport. Nel corso del suo intervento, Zenga ha toccato diversi argomenti di grande attualità, tra cui anche la scelta di Claudio Ranieri di declinare l’incarico di commissario tecnico della Nazionale. Queste sono state alcune delle sue dichiarazioni in merito.
Quanto si soffre a vedere la Nazionale soffrire?
“Quando la Nazionale o una squadra italiana vincono e sei all’estero sembra quasi che tu stesso abbia vinto. Al contrario invece è un boomerang”.
Ti aspettavi finisse così con Spalletti?
“Non mi aspettavo che finisse così con Spalletti, ma non mi aspettavo che continuasse dopo l’Europeo. Nel percorso dopo l’Europeo sembrava ci fosse stata una rinascita. Però abbiamo vinto un Europeo, è una situazione difficile da decifrare. La vittoria dell’Europeo non è stata un miracolo, anche se è stato spostato per il COVID-19”.
Il problema della Nazionale è la mancanza di qualità o stanchezza? O l’atteggiamento dei calciatori?
“La stanchezza lasciamola perdere. Secondo me comunque il campionato non deve avere una pausa così lunga. Non c’è comunque un fattore identificabile”.
Gattuso può essere l’uomo giusto per la Nazionale?
“Ha un curriculum internazionale. Bisogna farsi trovare al posto giusto e al momento giusto. E Rino ora ha questo dalla sua parte”.
La vicenda Ranieri cosa ti lascia?
“Quello che ha fatto lo ha fatto con amore e passione. Lì le cose vengono meglio. Alla fine dei conti è un lavoro. Credo che la sua scelta di continuare sia una diretta conseguenza di questo. Il doppio ruolo sarebbe stato difficile”.