Da bomber della Roma a imprenditore agricolo: la nuova vita dell’ex giallorosso

È uno dei giocatori che hanno fatto la storia della Roma, un attaccante argentino approdato a Trigoria con il presidente Sensi

Francesca Di Nora -
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Abel Balbo
Abel Balbo – foto AS Roma

Nasce come mezzala, ma l’intelligenza calcistica, il fiuto per il gol e lo spirito di adattamento gli hanno consentito di ricoprire il ruolo di attaccante.

La sua storia in giallorosso con Mazzone, Zeman e Capello

A giorni, il 1 giugno prossimo, Abel Balbo spegnerà ben 59 candeline, la sua storia calcistica è segnata da ben sette stagioni in giallorosso, a partire dal 1993, quando è stato acquistato per 18 miliardi di lire. Arriva quando sulla panchina c’è Carlo Mazzone e termina nel 1998 con Zdenek Zeman; torna ancora una volta a Trigoria dopo aver trascorso una stagione con il Parma e una con la Fiorentina, e trova mister Capello con il quale la Roma nel 2000/01 vince lo scudetto.

Abel Balbo
Abel Balbo – foto AS Roma

Inizia a giocare a pallone a 6 anni

Nato in Argentina ha iniziato a giocare a pallone quando aveva solo 6 anni. La sua prima squadra è stata l’Empalme Villa Constitucion, dove gioca come mezzala. Grazie alla sorella Claudia ottiene un provino per gli Old Boys nel quale emergono prepotenti le sue qualità, in particolare il fiuto per il gol che lo incorona centravanti. A soli 21 anni esordisce nella prima squadra.

In Italia arriva con l’Udinese

Finisce presto nel mirino di una squadra di serie A, il Verona con il quale l’affare salta a causa della regola che limitava il numero di giocatori stranieri. Ma Balbo si mette ulteriormente in mostra con la maglia dell’Argentina in Copa America, dove si trova anche il ds dell’Udinese che è deciso a portarlo nel club friulano, nel quale trova le condizioni ideali per acquisire i rudimenti necessari ad affrontare il campionato italiano. La sua partita di esordio, caso ha voluto, fosse proprio contro la Roma. Le prestazioni fornite dall’argentino sono state considerati brillanti, ma non sufficienti a evitare la retrocessione della squadra in serie B.

Il periodo più difficile della carriera e l’arrivo a Trigoria

Abel affronta con determinazione quello che, in seguito, avrebbe definito: “Il periodo più difficile della sua carriera”, ma dopo due stagioni l’Udinese torna in serie A. Su di lui, però, piomba l’Inter che all’ultimo momento fa un passo indietro, lasciando spazio alla Roma di Franco Sensi che non se lo è lasciato sfuggire. Iniziano per lui cinque stagioni in giallorosso nelle quali si è reso protagonista. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando qualche incomprensione di troppo con Zeman lo induce a cambiare casacca. Va al Parma prima e a seguire alla Fiorentina per poi tornare alla Roma per altre due stagioni, dove trova Fabio Capello con il quale vince lo Scudetto.

La decisione di lasciare il calcio per fare altro…

Dopo l’ultima esperienza in giallorosso torna in Argentina con il Boca Juniors e si ritira a 36 anni. A seguire sceglie di prendere il patentino da allenatore e ha allenato il Treviso prima e l’Arezzo poi, poi però decide di dedicare la sua vita ad altro. Dal 2015, infatti, insieme alla moglie avvia un’azienda agricola in Argentina nella quale produce mais, cereali e soia…