
Claudio Baglioni, 74 anni, ha recentemente presentato la riedizione de La vita adesso, storico album del 1985 che, con oltre 4,5 milioni di copie vendute, detiene ancora oggi il primato come disco più venduto nella storia della musica italiana. In occasione dell’incontro con la stampa, svoltosi all’Hotel Hilton di Roma, come riportato in esclusiva dal Corriere dello Sport, il celebre cantautore romano non si è limitato a parlare della sua carriera musicale, ma ha voluto condividere anche un aspetto più personale: il suo profondo legame con la Roma. Queste sono state le sue parole.
Baglioni non ha dubbi: “Gasperini, il migliore per il suo calcio”

“È uno dei migliori, forse il migliore per il tipo di calcio che pratica. Ranieri gli consegnerà una squadra rigenerata. In pochi mesi ha fatto un’impresa, raggiungendo il quinto posto e sfiorando la Champions, quasi un miracolo da paragonare al titolo di campione conquistato in Inghilterra con il Leicester. Sono fiducioso, la Roma ha bisogno di ripartire“.
Baglioni: “Mio padre era dellaLazio, mi sono ritrovato romanista”
Il cantautore romano si è poi soffermato su come sia nato il suo tifo romanista, data anche la diversa fede del padre, e sul fatto che la passione per la Roma lo accomuni ad altri mostri sacri della musica romana come Renato Zero, Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Ecco le sue dichiarazioni:
“Non ci avevo pensato. Tutti romanisti. Forse per il calcolo delle praobabilità, visto che si dice che a Roma il rapporto tra tifosi giallorossi e quelli della Lazio è tre o quattro a uno. Mio padre era laziale, ma mi portò per la prima volta allo stadio a vedere una partita della Roma. Giocava contro l’Inter, in un pomeriggio cupo e uggioso. Visibilità scarsa, riconoscevo solo le maglie giallorosse. Così mi sono ritrovato romanista. Ma allo stadio manco da un pezzo“.