
In questo periodo si fa un gran parlare di Mile Svilar, soprattutto per il rinnovo di contratto con la Roma. Ma sul portiere in tanti si sono interrogati nel tempo, soprattutto per la sua assenza in Nazionale.
L’intervista che fa cambiare le prospettive
A chiarire cosa si nasconde dietro la mancata convocazione del portiere giallorosso è il ct serbo Dragan Stojkovic che ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Svilar è diviso tra Belgio e Serbia, ma vorrebbe giocare con Rudi Garcia, anche se ci sono regole Fifa che glielo impediscono.
L’assenza di Svilar in Nazionale è stata spesso chiacchierata
Nonostante negli anni sia stata messa all’indice la scelta del tecnico serbo è proprio quest’ultimo a chiarire: “Forse il pubblico non è ben informato e ha bisogno di sapere la verità, in modo che non ci siano voci. Gli ho dato l’opportunità di esordire con la Serbia mentre era nella squadra riserve del Benfica. È vero? Esatto. Lo consideravo un portiere con del potenziale. Dopo di che, ha continuato a ricevere chiamate. Alla Roma, era la riserva di Rui Patricio e poi ha ricevuto chiamate. A un certo punto, ha deciso di fare qualcos’altro, ha detto che non dovevamo convocarlo. E come dovremmo chiamarlo se non vuole?”
Il ct: “Stagione eccellente per lui, non avevo sbagliato a chiamarlo”
Stojkovic precisa ulteriormente: “Ha ricevuto inviti dal Belgio per difendere la sua nazionale. È un po’ strano che non capisse il regolamento Fifa. Oggi può difendere solo la Serbia. Questa stagione è stata eccellente per lui e dimostra che non ho sbagliato a chiamarlo”.
Stojkovic: “E’ colpa sua”
Sull’eventualità che possa raggiungere la capitale per parlare con l’estremo difensore il tecnico dichiara: “Posso andare a Roma per un pranzo di gala, per un espresso, ma dovrei andare a chiedere qualcosa a qualcuno? Non succederà. Non a Svilar o a chiunque. Ha sbagliato strada, è colpa sua. Non vuoi difendere la Serbia, vuoi andare per il Belgio? Ottimo, tanti auguri. Dipende da lui”.
“Contento che abbiamo il miglior portiere della serie A”
In conclusione il ct serbo evidenzia: “Mi hanno detto che vuole dedicarsi al suo club. Vuole concentrarsi, e i ruoli dei portieri sono specifici. O si rischia o non si rischia. Lui sì, e sono molto contento che abbiamo il miglior portiere della Serie A. Questo dimostra che non mi sbagliavo quando l’ho chiamato quando era riserva al Benfica”.