
È nato praticamente con la palla attaccata al piede. Matias Soulè Malvano ha iniziato a giocare a pallone, , spesso insieme al fratello Augustin, per strade del barrio (quartiere) nella cittadina di Mar del Plata dove è nato.
Ha iniziato a giocare quando era ancora molto piccolo
Per Soulè il calcio non è stata una scelta e anche definirla una passione è riduttivo. Per il numero 18 della Roma si è trattato di un dono che è stato presto evidente a occhi esperti. A sei anni ha iniziato a giocare con la squadra della sua città, il Kimberley. Già a 11 anni ha salutato la famiglia per approdare nel Vélez Sarsfiel e lì è rimasto fino al 2020 quando non è passato inosservato ai talent della Juventus che lo ha blindato fino al 2026, consapevoli del grande talento di quel giovane calciatore argentino.

Inizia in serie C, ma Allegri lo porta nella prima squadra
Sin da subito ha giocato con la maglia della Nex Gen in serie C, ma ha immediatamente suscitato l’interesse di Allegri che, una volta tornato sulla panchina della Vecchia Signora, ha deciso di portarlo in prima squadra. Nonostante il grandissimo potenziale è sembrato chiaro che avesse bisogno di giocare ed è così che è stato ceduto in prestito al Frosinone, dove non ha dovuto faticare molto per brillare…
Le caratteristiche tecniche del giocane calciatore
Eccezionale nei dribbling, abile nell’uno a uno, particolarmente capace nello stretto, bravo nei tiri fuori area, preferisce giocare come ala destra, anche se può ricoprire il ruolo di trequartista e seconda punta, ma anche come centrocampista offensivo.
L’approdo alla Roma
Con la retrocessione del Frosinone, il club bianconero lo ha venduto per 25,6 milioni alla Roma dove ha ritrovato due connazionali, il suo idolo, Paulo Dybala, e Leandro Paredes. Il suo inizio in giallorosso non è stato per niente facile, tanto che a più riprese la dirigenza ne ha valutato la cessione, trovando un fermo ‘no’ da parte di Claudio Ranieri che in Matias vedeva e vede uno dei giocatori del futuro della Magica.
La lunga attesa prima di iniziare a brillare
Per lungo tempo, anche con il tecnico testaccino, Soulè ha stazionato in panchina in attesa del momento giusto. E quel momento è arrivato. Il numero 18 della Roma è esploso all’improvviso e si sta rivelando tra i protagonisti di questa seconda fase del campionato. Sembra evidente che si tratti solo dell’inizio e che da ora in poi il giovane attaccante argentino potrà solo migliorare.