De Rossi: “Ecco chi mi ha esonerato. Roma? Ci penso ma…”, il messaggio ai tifosi

DDR torna a parlare del suo esonero, confessando alcune indiscrezioni. Poi, però, il suo pensiero è rivolto al futuro…

Francesca Di Nora -
Tempo di lettura: 3 minuti
Daniele De Rossi
Daniele De Rossi – RomaForever.it

Daniele De Rossi si prepara a tornare in panchina. Ancora non è certo su quale, se quella della Fiorentina, del Torino… Di certo, però, è deciso a recidere il suo rapporto con la Roma per tornare a fare quello che gli piace: allenare.

DDR tra passato e futuro

In vista di questo nuovo impegno che lo vedrà protagonista nella prossima stagione, DDR ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale torna a parlare del passato, ma anche dei suoi progetti futuri.

De Rossi
De Rossi – RomaForever.it

L’esonero

Senza esitazione il tecnico, ex capitano della Magica, è tornato a parlare di un momento particolarmente difficile della sua carriera: l’esonero dalla panchina della Roma. “Avevamo impostato un progetto di lungo periodo – ha detto -. Nella mia testa c’era l’idea di crescere insieme a una squadra giovane e alcuni giocatori più esperti con l’obiettivo di lottare per lo scudetto nel 2027, l’anno del centenario. E invece…”.

“Tutto è stato accantonato troppo presto”

Non ha avuto molto tempo per dimostrare qualcosa anche se “so che nel calcio senza i risultati il tempo non te lo dà nessuno, ma tutto è stato accantonato davvero troppo presto. Le stagioni ormai cominciano a metà agosto, noi abbiamo fatto il ritiro con 16 ragazzi della Primavera, il mercato aperto e la squadra ancora tutta da costruire. Gli ultimi 4-5 acquisti li ho allenati solo per pochi giorni”.

La convinzione: “La decisione di esonerarmi è arrivata da chi non ha lavorato per il bene della Roma”

Resta, però, la speranza di “riprovarci un giorno. Non lo vivo come un assillo, ma tanti allenatori, ultimo Ranieri, sono tornati nello stesso club più di una volta. Come diceva Califano: non escludo il ritorno”. Rispetto a quanto accaduto resta il rammarico nei confronti dei Friedkin che “avrebbero potuto parlarmi prima di una decisione così drastica, ma anche io avrei dovuto alzare il telefono più spesso, visto il rapporto che avevamo. Ma li continuo a ringraziare perché mi hanno concesso di allenare la squadra del mio cuore. La decisione finale di esonerarmi l’hanno presa loro, ma credo sia stata tanto indirizzata, anche con versioni non rispondenti al vero, da chi oggi non c’è più. E non ha lavorato per il bene della Roma”.

Il legame con la Roma

Rispetto all’eventualità che poteva trovarsi lui al posto di Ranieri, De Rossi ha sottolineato: ”Non sarebbe stato possibile. Nessun tecnico è uguale a un altro. Certamente l’intelligenza, l’esperienza e il pragmatismo di Ranieri sono stati fondamentali in quel momento. Posso solo dire che le mie emozioni vedendo l’Olimpico pieno di bandiere contro il Bilbao in Europa League, non sono state inferiori alle sue. Sarei voluto essere in mezzo a quel mare giallorosso: è stata una delle manifestazioni più belle, nella sua semplicità, che una tifoseria abbia mai messo in scena. Nessuna coreografia artificiale: ognuno con una bandiera mezza giallo e mezza rossa, come quando si era bambini”.

L’eredità che DDR ha lasciato alla Roma

L’ex numero 16 della Roma ha un contratto ancora in essere con il club “ma non è un vincolo per me. Spero di farne presto uno con un altro club”. Anche se, cuore a parte, l’eredità che ha lasciato alla Roma DDR è considerevole. Non solo Svilar, Konè, Angelino, Soulè “anche altro, ma capita a tutti i tecnici di vedersi negare alcune intuizioni. Avrei puntato sul rilancio di Moise Kean, ma ho anche detto no a Retegui che è diventato capocannoniere”.

Ora pensa a un progetto nuovo

Ora, però, il pensiero è rivolto al futuro, in cerca di “un progetto stimolante, una piazza passionale che viva per il calcio e dei dirigenti che abbiano un gran desiderio di lavorare con me”.