
Tony Effe fa spesso parlare di sè non solo come artista ma anche come personaggio irriverente e divisivo.
Da sempre, nota la sua fede romanista, in particolar modo la sua quasi ossessione per Francesco Totti, icona e bandiera giallorossa.
Il rapper romano nel suo libro ha addirittura dichiarato di essersi preso 5 anni di condizionale proprio per l’ex pupone.
Ma come è accaduto?
C’entra la sua personalità sopra le righe, che soprattutto in giovanissima età, l’ha portato a commettere alcuni errori.
Uno tra questi è stato la conseguenza alla sua vera e propria mania nei confronti dell’ex calciatore della Roma.
“Come tanti romani e romanisti, sono sempre stato in fissa con il Capitano, è sempre stato il mio modello di riferimento”, ha esordito il futuro papà (aspetta una bambina, Priscilla, dalla sua compagna Giulia De Lellis ndr).
“Proprio sotto Natale, l’avevo visto a C’è Posta Per Te con addosso quel Moncler bianco iconico. Lo volevo troppo”: e da qui i guai che ne sono conseguiti per Tony, all’anagrafe Nicolò Rapisarda.
“L’idea era di andare a levare il Moncler a qualche pariolino, allora siamo andati al Piper (nota discoteca della Roma bene ndr) sperando di entrare, solo che all’ingresso eravamo improponibili (…)”, ha proseguito il rapper nel suo racconto.
Poco dopo inizia a spiegare cosa ha commesso per beccarsi la condizionale: “L’amico mio riesce a ‘farsi’ un portafoglio di Gucci e due che stavano là se ne accorgono e ci vengono sotto. Noi scappiamo ma prendono solo me”.
Da quel momento in poi Nicolò passa un brutto quarto d’ora: “Uno dei due a un certo punto tira fuori un nunchaki, tipo Bruce Lee e inizia ad agitarlo per aria”, ma Tony non si lascia intimorire e subito reagisce come fosse in una scena di un film: “Io lo prendo e in un attimo lo faccio svenire sul cofano di una macchina, mi allontano e frullo il nunchuk sotto un’auto”.
Non finisce lì, però, e da quel momento in poi il giovane dovrà fare i conti con la giustizia infatti quella bravata gli costa un vero e proprio procedimento penale: “Il secondo dopo sono circondato da tre volanti. Dopo l’interrogatorio mi rilasciano e trovo mia madre che era venuta a prendermi. Mi danno aggressione invece di rapina, lavori sociali e cinque anni di condizionale, il che significa che per tutto quel tempo dovevo comportarmi bene”.
Dunque, la sua passione sfrenata per Francesco Totti si è trasformata in un vero e proprio incubo per quel giovane che presto sarebbe diventato celebre grazie alle sue canzoni e alla sua personalità fatta di eccessi.