
Finalmente un piccolo passo in avanti è stato compiuto per quanto riguarda il nuovo stadio della Roma che dovrebbe (il condizionale è ormai d’obbligo) sorgere a Pietralata. Dopo alcune settimane di stallo, infatti, questa mattina, è arrivata una buona notizia.
Ruspe a lavoro, ripartono gli scavi
Secondo quanto riportato in esclusiva da Radio Roma Sound, questa mattina sono state pubblicate le prime immagini relative agli scavi archeologici in corso nell’area di Pietralata. Nelle fotografie e nei video pubblicati si può osservare un escavatore in azione e la prima trincea aperta in questa fase iniziale. Lo scopo è infatti quello di esplorare il terreno per verificare l’eventuale presenza di reperti storici.
Il giornalista Alessio Di Francesco, che ha diffuso le immagini sulla piattaforma X, ha offerto ai tifosi della Roma un’anteprima sull’avanzamento delle operazioni. Questo intervento, richiesto dalla Soprintendenza statale, è obbligatorio e rappresenta un passaggio necessario per poter procedere con la presentazione del progetto definitivo.
Esclusiva Radio Roma Sound, #StadiodellaRoma ecco le prime immagini degli scavi archeologici a #Pietralata: ruspa al lavoro e panoramica prima trincea realizzata in questa fase. pic.twitter.com/o0tvKWVS92
— ALESSIO DI FRANCESCO (@DiFrancescoAle) May 28, 2025
Continuano le frizioni con i comitati anti stadio
Nonostante il progetto sembri avanzare, continuano i contrasti tra i comitati e il comune per il nuovo stadio di Pietralata. Proprio ieri è stato organizzato un presidio da parte di molti comitati e associazioni nell’area destinata alla costruzione dello stadio. Queste le parole dei manifestanti riportate da AskaNews:
“Siamo qui insieme a cittadini e cittadine, associazioni e realtà provenienti da tutta Roma, per difendere il patrimonio verde e pubblico dall’ennesima azione di facciata di un progetto destinato a fallire e a cui crede oramai solamente il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Dopo aver negato per 3 anni l’esistenza di una bellissima area verde e di un bosco con verifiche e indagini tuttora in atto, il sindaco e l’assessore Veloccia, sempre nella disperata ricerca di tranquillizzare l’opinione pubblica da cui cercano di attingere consensi, si rendono nuovamente responsabili di anteporre gli interessi di un soggetto privato alla cura e alla valorizzazione di un importante polmone verde del quadrante est di cui, al contrario, dovrebbero farsi primi sostenitori.
Le eventuali frizioni, le incomprensioni e le denunce che dovessero aver luogo saranno esclusiva responsabilità della palese incapacità dell’attuale Giunta di farsi promotrice di azioni che corrispondano a una visione realmente orientata all’interesse pubblico e in favore degli abitanti di Roma”.