Della vita privata di Gian Piero Gasperini si sa poco. Il tecnico e la sua famiglia mantengono un profilo basso, non amano stare sotto i riflettori.
I primi passi nel mondo del calcio
Nato il 26 gennaio 1958 a Gugliasco, un piccolo centro in provincia di Torino, il 67enne ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio, come giocatore professionista nel ruolo di centrocampista per Juventus, Pistoiese, Pescara e Salernitana. Solo nel 1993 ha appeso gli scarpini al chiodo per presentarsi già l’anno seguente nelle vesti di allenatore e inizia nelle giovanili della Juventus. Ma ha seduto sulla panchina di varie squadre prima di approdare all’Atalanta nel 2016: il Crotone, il Genoa, l’Inter, il Palermo, per tornare ancora una volta al Genoa e arrivare ormai 9 anni fa alla Dea. Squadra con la quale ha conquistato nella stagione 2023/24 l’Europa League, disputando anche tre finali di Coppa Italia e una finale di Supercoppa.
La moglie Cristina e i figli Davide e Andrea
Legato alla moglie Cristina, sin da ragazzo, l’ha sposata nel 1980, quando aveva solo 22 anni. Una coppia affiatata, con un legame lungo ormai 45 anni. Unione dalla quale sono nati due figli: Davide e Andrea, entrambi lontani dal mondo del calcio. Nonostante gli spostamenti che la carriera gli ha imposto, Gian Piero è rimasto molto legato a Grugliasco dove torna spesso, anche per rivedere amici e parenti e, tra gli altri, la sorella Susanna.
Il papà lo ha iniziato al calcio
Cresciuto in una famiglia semplice da papà Giuseppe operaio in una fabbrica dell’indotto Fiat e mamma Antonietta commerciante. Ed è stato il padre a iniziarlo al calcio, quando ancora bambino lo portava allo stadio a vedere la Juventus. Dopo la sua compagna di vita, sicuramente il calcio resta una grande passione, anche se ama molto anche la montagna e lo sci.
Mentore di diversi allenatori
In realtà Gasperini ha avuto anche un passato da commentatore sportivo in occasione del Mondiale in Sudafrica e poi degli Europei del 2012, tornando poi in panchina. E come allenatore ha formato vari tecnici, tra tutti: Ivan Juric, Thiago Motta, Raffaele Palladino, Igor Tudor, Stefano Bocchetto.
La possibilità di vincere una sfida importante
Le sue esperienze professionali sono legate a realtà piuttosto piccole, fatta eccezione per l’Inter, dove però, ha trovato non poche difficoltà e dopo soli 73 giorni e 5 partite ufficiali, è stato esonerato. La possibilità di raggiungere Trigoria rappresenta una sfida importante per la carriera del tecnico in un big club con una piazza impegnativa.