“All’inizio potrà essere un nome che non piacerà ai tifosi. Il mio obiettivo? Far sì che quando poi andrà via ci sarà dispiacere tra i tifosi“. A parlare è Claudio Ranieri. Due frasi, sebbene dette in momenti diversi, che tracciavano l’identikit del nuovo allenatore. Parole che, rileggendole, in effetti si potrebbero sposare bene con il profilo di Giampiero Gasperini. Uno che, parliamoci chiaro, non brilla certo per simpatia nell’immaginario collettivo.
Per Sir Claudio, non è certo un mistero, il tecnico di Grugliasco è stato sempre la prima scelta. Il primo tentativo, concreto, per portarlo a Trigoria, era andato in scena non più di due mesi fa: ma poi non se ne era fatto più nulla tanto che alla fine lo stesso Ranieri era dovuto intervenire direttamente per smentire la sua candidatura. Ieri però, dopo la notizia della fumata grigia tra l’allenatore e i Percassi, il tecnico romano è tornato alla carica.
La proposta della Roma a Gasperini: i dettagli
Il rapporto tra i due tecnici è di lunga data, diretto e anche se vogliamo di una certa amicizia. La stima, poi, è stata sempre reciproca. Per questo sir Claudio, non appena intravisto un nuovo spiraglio, non ci ha pensato su due volte ed ha alzato il telefono per sondare una sua eventuale disponibilità.
La risposta stavolta è stata differente rispetto a quella incassata qualche settimana fa: “parliamone”. E allora Ranieri avrebbe iniziato a formulare i primi dettagli del contratto: secondo La Gazzetta dello Sport l’allenatore giallorosso avrebbe intanto proposto un triennale a 5 milioni di euro a stagione più ricchi bonus. Un’offerta senza dubbio importante – secondo Sky Sport sarebbe perfino più alta (sui 7, ndr) – sulla quale si discuterà ulteriormente già nella giornata di oggi.
Le garanzie tecniche: appena pochi mesi fa i dubbi sulla rosa della Roma
Ma il lavoro che dovrà fare Ranieri, e di riflesso i Friedkin, andrà oltre il mero aspetto economico che pure ha la sua importanza ovviamente. Non va dimenticato infatti che alla base dell’interruzione dei contatti tra Gasperini e la Roma c’erano state soprattutto ragioni di natura tattica.
Diversi analisti sottolineano non a caso anche stamani come la rosa della Roma, quella attuale s’intende, mal si sposi con il tipo di calcio che ha sempre propugnato il tecnico di Grugliasco. Lo stesso Juric, a suo modo e con le dovute proporzioni, aveva provato a proporlo a Trigoria nei mesi scorsi con esiti disastrosi.
E’ chiaro quindi che la Dirigenza romanista dovrà offrire contestualmente ampie garanzie da questo punto di vista: anche perché tra i calciatori ritenuti “poco adatti” alla filosofia di Gasperini ci sono anche diversi pezzi da novanta come Dovbyk, Paredes, Pellegrini e lo stesso Dybala. Giocatori che però, considerando i paletti imposti dalla UEFA, non sarà certo facile sostituire…