Per quanto Claudio Ranieri abbia, in più occasioni dichiarato: “Ripercorrerò questa mia esperienza, insieme a tante altre, solo una volta che avrò finito” ci sono ricordi, anche piuttosto recenti, che gli tornano in mente e, uno di questi è stato il suo arrivo negli spogliatoi di Trigoria.
Ranieri ricorda il suo arrivo negli spogliatoi della Roma
L’incontro con la squadra è stato un momento particolare per sir Claudio, nonostante di giocatori nella sua carriera, evidentemente, ne abbia incontrati molti. Il primo pensiero, ha confessato in un’intervista a La Repubblica è stato: “In una settimana metto a posto la squadra”.
L’impegno del mister giallorosso per ricreare l’autostima tra i giocatori
Una sfida tutt’altro che semplice, soprattutto perché “lo spogliatoio era strano, andava ricreata l’autostima”, ma con soddisfazione sir Claudio, a conti fatti e distanza di mesi di lavoro, ha sottolineato: “I giocatori sono stati bravissimi” e non si può dire altrimenti visti i risultati che sono riusciti a ottenere in questa fantastica scalata che li vede ora, prima della prossima sfida, quella contro il Torino, al quinto posto in classifica.
Il tecnico testaccino ricorda un episodio particolare
Tornando a Trigoria e all’incontro con la squadra c’è stato un episodio che, tra tutti è tornato in queste ore alla mente di Ranieri. Le parole pronunciate dal campione tedesco, Mats Hummels, che oggi hanno il sapore di un pronostico azzeccato.
Le parole di Hummels al momento dell’arrivo di sir Claudio a Trigoria
“Riprenderemo la Lazio, disse Hummels nello spogliatoio – ha ricordato Ranieri -. E io non gli diedi peso. Solo perché, in quel momento, per me era importante portare fuori la Roma dalle sabbie mobili”. Non solo il tecnico testaccino è riuscito nella sua impresa, per quanto la previsione dell’ex Dortmund, ha colpito nel segno, visto che al momento i biancocelesti stazionano al sesto posto a un punto dalla Magica. Una conferma che i mesi trascorsi in giallorosso, prima ancora dell’arrivo del mister romano e romanista, erano stati sufficienti a creare nel campione tedesco lo spirito di appartenenza che è proprio di chi con questi colori c’è nato…