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Parla l’ex Roma: “Sono caduto nelle scommesse, non ho mai vinto”

L’ex calciatore giallorosso ha parlato del vortice delle scommesse in cui è caduto dopo l’infortunio

Lo scorso aprile Alessandro Florenzi è stato sentito dai pubblici ministeri di Milano nell’ambito dell’indagine sulle scommesse illegali. Il giocatore del Milan era finito sotto inchiesta per il suo presunto coinvolgimento in questo circuito clandestino. Florenzi ha riconosciuto di aver effettuato puntate su siti non regolarmente autorizzati.

Florenzi e le scommesse: “Avevo un debito di 300 mila euro”

Alessandro Florenzi (X -@CalcioFinanza)

Alessandro Florenzi ha parlato del suo vizio delle scommesse, spiegando di essere caduto nel vortice dopo un paio di mesi, quando ho avuto un grave infortunio“. Queste sono le parole dell’ex giocatore della Roma riguardo il caso scommesse che lo ha visto coinvolto:

“Ho fatto scommesse su altri sport come il tennis… anche per questo motivo non sono stato sanzionato dalla Federazione”. Le sue scommesse erano quindi extra calcistiche, riguardanti soprattutto i casinò online. Non ho mai vinto giocando su quelle piattaforme illegali. Le poche vincite andavano a compensare il debito, quindi non ho mai prelevato denaro, semmai avessi vinto non ho idea di come sarebbe avvenuto il pagamento, se con contanti o tramite orologi. Continua l’attuale terzino del Milan.

Il rapporto con Tonali e De Giacomo

Florenzi si è soffermato poi anche sul rapporto con Tommaso De Giacomo (il gestore del giro di scommesse illecite) e con Sandro tonali, suo ex compagno d squadra in rossonero:

Chiedevo a Sandro Tonali quanto desideravo e mi veniva caricato nel sito per giocare e quando poi perdevo sempre Sandro mi mandava la fattura e mi diceva come pagare“.

L’ex giocatore di Roma e Valencia ha poi aggiunto di avere un debito molto alto, di ben 300 mila euro, mai saldato, per via dello scoppio dello scandalo sulle scommesse.

Le dichiarazioni di Alessandro Florenzi gettano nuova luce sullo scandalo scommesse, rivelando dinamiche preoccupanti tra debiti e piattaforme illegali. Un caso che scuote ancora una volta il calcio italiano, sollevando interrogativi sull’efficacia dei controlli e sull’impatto psicologico degli infortuni sui calciatori.

 

Jacopo Pagliara
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