Grazie Claudio Ranieri per aver ricordato al mondo intero quanto è grande Roma

Un addio a un uomo di sport che ha restituito al calcio classe, garbo e compostezza e riportando a Roma la romanità.

Melissa Landolina -
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Claudio Ranieri
Claudio Ranieri (foto Romaforever)

E’ difficile trovare le parole giuste quando si conclude un’era. Era già successo nella nostra storia recente con l’addio di Francesco Totti e poi con quello di Daniele De Rossi. Due simboli generazionali che hanno dedicato un’ intera carriera alla Roma.

Questa volta il percorso che ci ha portato qui oggi è diverso, parliamo di un allenatore che ha seduto su panchine anche di squadre rivali come Juventus o Inter ma questo non ha scalfito il legame indissolubile che lo ha sempre legato a questa piazza.

Un uomo che ha fatto della sua classe e della sua compostezza un valore aggiunto, raro nel mondo di oggi.

Per una tifoseria tacciata di essere tracotante, strafottente e anche arrogante ha rappresentato con la sua immagine un popolo che in realtà è molto più di quello che appare agli occhi degli altri.

Con la sua educazione, il suo garbo, la sua classe, e il suo riguardo ha dato un volto nuovo ma che ci rappresenta anch’esso. In fondo Roma è anche questo ed è difficile descriverci con un’accezione soltanto.

Ha dato voce alla gente del popolo, al panettiere, al netturbino, al macellaio ma anche all’imprenditore o al dirigente d’azienda perché in fin dei conti siamo tutti uguali di fronte a una fede che unisce.

Il romano ha mille sfaccettature diverse, esiste quello più esuberante come Totti, più verace come De Rossi ma anche più riservato come Pellegrini o più composto come Ranieri: 3 milioni, eppure siamo più simili di quanto crediamo.

Dire addio a un simbolo di Roma non è mai stato facile e stavolta non sarà facile neanche per chi è fuori dal raccordo ma ama lo sport e al di là dei colori sa che il calcio ha perso un uomo di valore, difficile da sostituire in un mondo in cui lealtà e correttezza, oramai, hanno un ruolo marginale.

La prossima stagione Claudio Ranieri rimarrà all’interno della società, non sarà più protagonista come quest’anno ma per noi resterà l’anima della squadra, anche da dietro le quinte.

Quella squadra che ha ritrovato stimoli, fiducia e romanità.

Quella squadra che Claudio Ranieri ha preso per mano come fa un padre con un figlio, tirandola fuori dal momento più buio e difficile, restituendole l’orientamento che aveva smarrito e riportandola dove meritava di essere.

Grazie Sir Claudio perché non ci hai mai chiesto di essere perfetti ma di dare il meglio di noi stessi, di esserci, di lottare e di crederci. Non ti sei mai nascosto, ci hai messo la faccia per difendere la tua gente agli occhi del mondo e non l’hai fatto solo per la squadra ma l’hai fatto per tutti noi.

Con il tuo stile, i tuoi occhi sinceri e il cuore educato hai dato una lezione di sport, di amore e umanità che non si impara sui libri.

Grazie per aver risposto presente quando abbiamo avuto bisogno della tua mano solida ma paziente, grazie per aver girato il mondo e non aver mai perso le tue radici, grazie per averci ridato dignità e per aver ricordato al mondo intero quanto è grande Roma.