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Dall’escamotage di Moggi alla Roma: “Morta la figlia di 15 mesi”, che fine ha fatto

Il suo resta uno dei trasferimenti più singolari della storia giallorossa: in mezzo anche il dolore per la perdita della sua bimba

Ci sono calciatori che resteranno per sempre nella storia della Roma. E non serve scomodare per forza di cose i De Rossi o i Totti. No, ci sono anche altri giocatori che sono riusciti ad entrare nel cuore dei tifosi. Magari non proprio dei campioni, ma comunque calciatori che per la maglia davano tutto in campo. E per chi è appassionato di calcio, spesso conta più una corsa a perdifiato o un recupero in extremis che un gol sbagliato.

C’è poi tutto un universo di giocatori che finiscono nel dimenticatoio: le chiamiamo meteore. Arrivati magari con tante aspettative e poi ripartitati quasi subito dopo aver fallito clamorosamente l’occasione. La Roma, di queste storie, ne è davvero piena. Oggi allora ci occupiamo proprio di un caso del genere: per di più di uno che fuoriclasse, o quasi, lo era per davvero. Ma che poi si è rivelato tutt’altro.

La strana storia di Kuffour: dall’incontro con Moggi al successo in Germania col Bayern

Il suo percorso calcistico inizia addirittura con Luciano Moggi. E’ lui che nota questo promettente 15enne chiamato Kuffour in Africa: ma per le difficoltà burocratiche dell’epoca, non riesce nell’intento di tesserarlo al Torino, squadra dove il DS si era appena trasferito. Moggi le prova tutte anche, si racconta, cercando di farlo assumere come ‘fattorino’ puntando a farlo giocare nel frattempo nei campi minori, non gestiti dalla FIGC. Un escamotage che non andrà mai in porto, tanto che alla fine il calciatore dovrà prendere un’altra strada per continuare la sua carriera

Ma il Dirigente ci aveva visto giuso. Kuffour finisce in Germania, al Bayern Monaco e vince praticamente tutto. Una specie di piglia-tutto: una Champions League, sei scudetti, quattro coppe tedesche, una coppa di lega. Un palmares, insomma, di tutto rispetto. Quello di un campione per l’appunto. Il suo capitolo col Bayern dura la bellezza di dieci anni. Prima dei saluti finali.

L’arrivo alla Roma: ma il suo acquisto è un flop

Samuel Kuffour alla Roma – Foto: Gazzetta (RomaForever.it)

Ecco allora che quando la Roma si propone per ingaggiarlo a parametro zero si ha la sensazione che i giallorossi possano aver fatto davvero il colpo dell’estate. L’impatto col mondo romanista è però diametralmente opposto alle aspettative. In poco tempo Kuffour, che litiga con Spalletti, si ritrova ai margini della squadra e fuori dal progetto.

Alla fine il giocatore saluterà dopo una sola stagione, giusto il tempo di ascrivere nel suo curriculum una Supercoppa Italiana. In seguito con lui proveranno a rilanciarlo il Livorno e pure l’Ajax, ma ormai la carriera era ai titoli di coda. Dalla Champions alla girandola senza via d’uscita dei prestiti: cose che nel calcio talvolta capitano.

La vita privata: il dolore per la perdita della figlia

Oltre ai successi però, per Kuffour ci sono stati anche momenti bui, e non solo in campo. Qualche anno prima del suo arrivo nella Capitale, il giocatore aveva perso infatti la figlia di 15 mesi, Godiva. “Forse era un angelo, venuta qui sulla terra per farmi capire alcune cose della mia vita“, aveva dichiarato in un’intervista il calciatore.

Che fine ha fatto Kuffour della Roma

Dopo essere ritornato in patria, in Ghana, il calciatore ha dato l’addio al calcio nel 2010. “Credo che un giorno diventerò prete“, si era auspicato Kuffour mentre era ancora in attività. “Starò di fronte a migliaia di persone e condividerà la parola di Dio con loro“.

Per il momento però il suo desiderio, arrivato all’età di 48 anni, ancora non ha preso forma. Ma cosa fa allora oggi?  L’ex Roma, che nel suo Paese è una specie di icona (per tre volte è stato nominato “calciatore ghanese dell’anno, ndr), ha trovato lavoro come commentatore in tv.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli