Niccolò Pisilli - RomaForever.it
Niccolò Pisilli, insieme a Giada Greggi, ieri, sono stati tra i protagonisti del convegno sportivo ‘Quale sport per una cultura di speranza?’ al Campus Biomedico di Trigoria. Un’occasione per parlare dell’importanza dello sport, ma anche della Roma.
“Quest’anno – ha confessato Niccolò – abbiamo fatto fatica, poi grazie al gruppo ci siano risollevati, Penso sia la cosa più bella dello sport. Poi, al di là di tutto, si creano amicizie che restano”. E’ un giovane entusiasta ‘Piso’. Il numero 61 della Roma ha coronato il suo sogno “il sogno di qualsiasi bambino. Ovvio che ci siano sacrifici, ma se ti fermi vedi e vedi quello che hai raggiunto ti senti ripagato”.
La Greggi ha sottolineato, invece, i passi fatti nel calcio femminile. “Siamo diventate professioniste. Uno step importante. Un centro come il nostro, con psicologhe e nutrizioniste esperte. Non è scontato…”. Ha ricordato anche come ha iniziato il suo percorso. “Ho fatto danza classica come voleva mia madre, anche se ho sempre sentito dentro di me il calcio. Grazie a mio padre, altrimenti fare ancora danza”.
E Pisilli ha concluso soffermandosi sui valori che lo sport deve trasmettere: “Per noi è importante dare un buon esempio e trasmettere valori giusti, come: lealtà, sportività e la capacità di vincere, ma anche di accettare le sconfitte”