
La Roma insorge, e lo fa con il suo uomo-simbolo, Claudio Ranieri. Il tecnico romano, ieri sera tutto tranne che “sir” al termine della partita, si è sfogato duramente nello studio di Dazn attaccando con forza la Direzione arbitrale. A suo avviso infatti, nel valutare l’episodio da rigore su Koné (contatto in area con Pasalic), Sozza e la sala VAR sarebbero venuti meno al protocollo previsto in questi casi.
Lo stesso, tanto per dirne una, applicato invece per Napoli Inter: ricordate la famosa sfuriata di Conte? Ieri sera però, questo è un dato di fatto, si è andati in una direzione differente. Tanto che per molti opinionisti adesso il caso farà scuola. Perché infatti se la tecnologia non era mai intervenuta prima per rivedere situazioni del genere lo ha fatto ieri durante Atalanta Roma? Questo il quesito al quale per ora nessuno ha saputo rispondere.
Ranieri è una furia a Dazn: “Serve uniformità”

Non a caso è su questo punto che ha battuto ieri l’allenatore della Roma: “Non giudico se sia rigore oppure no, io posso dire che c’era, Gasperini magari dirà no…il punto è: il VAR poteva intervenire?”, è stata la domanda sollevata in conferenza stampa al termine della gara. “Ci hanno sempre detto che per questi contatti tra le parti basse del corpo contava solo la decisione di campo. Hanno cambiato il regolamento e non ce l’hanno detto?”
Ranieri ha discusso anche col commentatore tecnico di Dazn Luca Marelli: e non trovando un punto di incontro ha deciso di salutare tutti e abbandonare lo studio. Facendo calare il gelo tra gli inviati. “Già in diretta avevo spiegato che l’azione sarebbe stata rivista e infatti così è stato. Il contatto non c’è“, la spiegazione fornita comunque da Marelli.
Rigore Koné-Pasalic: cosa dice il regolamento
Ma cosa prevede il regolamento in questi casi? L’articolo 12 “falli e scorrettezze” recita:
“E’ da considerare punibile il calciatore che con il corpo impedisce la progressione dell’avversario”
Circostanza che, in effetti, potrebbe essersi verificata nell’incrocio tra Koné e Pasalic. Ma il nodo del contendere è però un altro: perché se è vero che oggettivamente il contatto non sia eclatante, il problema della mancanza di uniformità di giudizio resta. Intanto però, a seguito dell’accaduto, adesso la Roma rischia di pagare un conto salatissimo…