Atalanta Roma - foto AS Roma
Da ieri sera, dal triplice fischio di Atalanta Roma, non si parla d’altro: il rigore concesso ai giallorossi e poi revocato dal giudice di gara, Sozza, sul contatto tra Pasalic e Manu Konè.
Di certo la contraddizione ha mandato Claudio Ranieri su tutte le furie. Non è stata la sconfitta che sicuramente ha lasciato un po’ di amaro in bocca del mister giallorosso, perplesso da una decisione arbitrale sovvertita dal VAR.
Ma la vicenda è destinata a tenere banco per lungo tempo e anche l’ex centrocampista della Lazio, Marco Parolo, come riportato dal Corriere dello Sport, ha commentato nel corso del programma Step on Foot su DAZN quanto accaduto al 64’ della sfida disputata a Bergamo ieri sera.
“Sozza – ha detto senza mezzi termini Parolo – aveva gli elementi per mantenere la decisione del campo”. Per l’ex centrocampista biancoceleste la cosa giusta doveva essere che l’arbitro mantenesse la sua decisione. “Vede il contatto e lo fischia. Un contatto che c’è. L’errore che fa Pasalic è di affondare il movimento. Koné non si tuffa prima, come fece Theo in Champions: nella corsa prende il ginocchio di Pasalic. Sozza aveva gli elementi per tenere la sua idea”.
Posizione opposta ha espresso, invece, l’ex centrocampista svizzero anche lui ex Lazio, Valon Behrami che ha sottolineato: “Quel contatto può mai essere rigore? Mi sembra strano detto da te che sei stato giocatore. Non c’è nessun incrocio di gambe”.
La questione apre a posizioni diverse e difficilmente la polemica intorno alla decisione arbitrale è destinata a spegnersi a breve, soprattutto perché con un pareggio la Roma avrebbe avuto più chance di coronare il suo sogno di un posto in Champions.