Mister Ranieri con Soulé al momento del suo arrivo a Trigoria - (RomaForever.it)
L’incredibile rimonta in campionato della Roma prosegue senza sosta. E non accenna a fermarsi. Tanto che perfino Gasperini ieri si è detto preoccupato: “Viaggiano ad una media scudetto e noi dobbiamo ritrovare la ferocia“. Il prossimo incrocio tra bergamaschi e giallorossi potrebbe essere infatti decisivo in chiave Champions: e se anche l’Atalanta teme in qualche modo i giallorossi, beh vuol dire che la squadra di Ranieri può davvero arrivare fino in fondo.
Del resto oramai non ci sono più aggettivi per descrivere lo straordinario lavoro compiuto da sir Claudio a Trigoria. Un lavoro che, attenzione, è ormai andato ben oltre il ruolo di semplice – si fa per dire – motivatore. O riparatore. Certo, una componente di questo c’è stata ma poi, col passare delle settimane, Ranieri ha creato una sua Roma. Con un’identità ben precisa. Carattere e orgoglio sì insomma, ma con idee chiare nella testa dei giocatori.
Prendiamo ad esempio Matias Soulé. Dopo un iniziale periodo di ambientamento, Ranieri, dopo averlo tolto dal mercato a gennaio, lo ha rilanciato fino al punto da farlo diventare un titolare inamovibile. Il tecnico romano ha investito tanto su di lui: dapprima correggendone difetti e atteggiamenti sbagliati – “quando ha la palla tutti devono pensare che stia per accadere qualcosa, e invece ancora non ci riesce. Deve essere più concreto” – poi, piano piano, inserendolo negli schemi della squadra.
L’ex Juve, dal canto suo, ha ripagato appieno la fiducia accordatagli. Segnando, fornendo giocate sempre più decisive, diventando quello per cui in origine era stato preso: il sostituto-erede naturale di Paulo Dybala. Nelle ultime settimane abbiamo assistito infine alla sua trasformazione tattica, forse non definitiva ma che comunque potrà aprirgli scenari ulteriori in carriera: il ruolo di esterno di centrocampo.
Non solo quindi fantasista-trequartista, ma anche laterale a tutta fascia. Età e corsa di certo non gli mancano ma in pochi forse sarebbero stati disposti a “sacrificarlo” dandogli anche compiti di copertura. “Il ragazzo è disponibilissimo” – ha spiegato ieri subito dopo Roma Fiorentina Ranieri. Soulé forse non avrà fatto la sua migliore partita in fase offensiva ma ha dato una preziosissima mano in difesa, soprattutto quando c’era da resistere per portare a casa la vittoria.
“Raddoppia e corre“, ha proseguito l’allenatore giallorosso che ha poi rivelato da dov’è partita l’idea di questa sua nuova posizione in campo: “Ho capito che poteva fare il quinto durante la partita col Napoli, ho visto che inseguiva Neres per aiutare Celik. Da lì mi sono reso conto, anche vedendolo in settimana, che era nelle sue corde. E in avanti poi quando ti punta sa sempre quello che deve fare. Ha fatto grandi sacrifici: nella prima parte di stagione non giocava e ha sofferto. Adesso è l’uomo in più che non ti aspetti”.