Fiorentina Roma - foto LaRoma24
La cura Ranieri ancora non è riuscita a recuperare appieno Artem Dovbyk. Nonostante i sedici gol, undici dei quali in campionato, non riesce a essere determinante contro le big.
Fino allo scorso anno, con il Girona, era chiamato “The Machine”, come ricorda il Corriere dello Sport, per indicare quanto fosse pericoloso in area di rigore. Un soprannome che non sembra, però trovare riscontro con la Roma, dove nonostante una buona stagione, non si è ancora dimostrato decisivo.
La squadra, il tecnico e i tifosi hanno imparato a volergli bene, ma tutti aspettano di vedere in lui il bomber annunciato che sembra stentare a venire fuori. Il pensiero della guerra in Ucraina sicuramente incide sulla sua tranquillità, ma oggi il popolo giallorosso ha bisogno anche di lui per riuscire a raggiungere l’obiettivo prefissato: la Champions.
Mancano quattro partite al termine della stagione di incontri. Tutte ‘finali’ nelle quali l’unico risultato accettabile per proseguire la corsa è la vittoria. Fondamentale diventa l’apporto di Dovbyk, da lui tutti si aspettano quello scatto necessario a centrare il sogno della Champions.
Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. Quattro appuntamenti nei quali il centravanti ucraino deve dare il suo contributo, ribaltando anche l’andamento di una stagione nella quale non è mai riuscito ad andare a segnale determinante contro le big del campionato.
I prossimi impegni sono importanti per la Roma, ma anche per Artem che avrà un’ulteriore occasione di contribuire al risultato al quale i giallorossi hanno dato un notevole impulso con l’ultima vittoria, quella contro l’Inter di Simone Inzaghi.