Novità per certi versi clamorose nell’undici di partenza che Ranieri lancerà tra poco in campo contro lo Sporting Braga. Di scena c’è l’Europa League, una partita fondamentale per il proseguo del cammino europeo dei giallorossi. A differenza delle previsioni della vigilia tuttavia l’allenatore romano ha deciso di ribaltare alcune decisioni che sembravano esser state già prese. Come quella di Dybala, destinato alla panchina e invece presente dal 1′. “Decido la sera prima chi gioca e chi no”, ha ribadito nuovamente Ranieri in conferenza stampa. Detto, fatto.
Ad ogni modo, la vera notizia di oggi è senza dubbio quella del ritorno in campo di Lorenzo Pellegrini dopo tre esclusioni di fila. Sarà lui allora uno dei protagonisti dell’attacco insieme alla Joya e a Matias Soulè. Non ci sarà invece Artem Dovbyk, almeno inizialmente. Titolare anche Mats Hummels, un altro che avrebbe dovuto osservare un turno di riposo, e soprattutto Saud Abudlhamid che prenderà il posto dell’acciaccato (anche se recuperato) Celik.
Roma rivoluzionata contro il Braga: le scelte di Ranieri
Ma non finisce qui. Sì perché secondo le indiscrezioni della vigilia a centrocampo avrebbero dovuto giocare sia Angelino che Leandro Paredes. Ebbene nessuno dei due vestirà oggi la maglia da titolare. Al loro posto Ranieri lancerà Pisilli – comunque dato in formazione sebbene in una linea a cinque di centrocampo e non a quattro – e Zalewski. Confermato invece Koné, sempre più uomo-chiave della Roma.
In difesa come detto non ci sarà Mario Hermoso. Un segnale di come in questo momento sir Claudio voglia a tutti i costi raggiungere la piena intesa tra i tre giocatori che ritiene imprescindibili davanti a Svilar; ovvero Mancini, Ndicka, e l’ex Dortmund per l’appunto. Non ci sarà invece, oltre al già citato Dovbyk, Alexis Saelemaekers. Panchina infine anche per El Shaarawy.
Grande occasione per Soulé e Pellegrini: ma anche Zalewski deve convincere Ranieri
Insomma, la partita di stasera sarà un’importante chance per molti giocatori per mettere “in difficoltà” Ranieri da qui in avanti. Eccezion fatta per Pisilli infatti – il centrocampista per le sue qualità è molto apprezzato dal tecnico romano – tutti gli altri dovranno dimostrare di essere all’altezza della Roma.
A partire dallo stesso Pellegrini, non certo dal punto di vista tecnico s’intende, ma nel suo caso da quello emotivo-psicologico considerando le difficoltà che il Capitano sta incontrando in questa stagione. Discorso differente invece per i vari Soulé, Zalewski e Saud Abdulhamid: a loro è richiesto quel qualcosa in più per dare dimostrazione del loro valore.