Ieri sera è circolata la notizia dell’incontro che si terrà la prossima settimana a Roma tra il nuovo direttore sportivo dei giallorossi, Florent Ghisolfi, e l’agente di Federico Chiesa, Fali Ramadani. L’indiscrezione lanciata da Gianluca Di Marzio di Sky Sport ha mandato in fibrillazione la tifoseria romanista, che spera davvero di vedere arrivare a Trigoria l’attaccante juventino.
Come noto Chiesa ha ancora un anno di contratto con i bianconeri ma al momento non sembra ci siano stati passi avanti per il rinnovo. Per non arrivare a perderlo a parametro zero Giuntoli è disposto ad ascoltare eventuali offerte già in questo calciomercato estivo. Ormai il forte interesse della Roma non è più un segreto: De Rossi – che pare abbia già avuto un contatto telefonico con il calciatore – ha detto alla dirigenza che l’ex viola deve essere il primo obiettivo.
Sempre stando ai rumors Chiesa avrebbe già espresso il proprio gradimento per l’eventuale trasferimento nella Capitale. L’attaccante della Juve sta subendo un certo pressing anche in Nazionale, dove Mancini, El Shaarawy, Cristante e (soprattutto) Pellegrini stanno cercando di convincerlo a sposare il progetto Roma.
La frecciata di Sabatini a Chiesa: “Alterno e scostante”
Eppure non sono tutti sicuri che l’eventuale acquisto di Chiesa da parte della Roma sia davvero una mossa azzeccata. Sandro Sabatini, noto giornalista e opinionista di Sport Mediaset, è intervenuto a Radio Radio Mattino per sottolineare come ultimamente il giocatore non abbia avuto costanza nel rendimento e abbia spesso saltato partite per problemi fisici.
Sabatini fa quindi notare che 5 milioni all’anno di stipendio diventano tanti per un giocatore che non dà garanzie sul piano fisico. Inoltre, anche i 35 milioni richiesti dalla Juve sono una cifra a dir poco elevata. Ma non è tutto, perché il giornalista di Sport Mediaset ha rincarato la dose sulle effettive potenzialità dell’ex attaccante della Fiorentina.
Su Calciomercato.com l’opinionista ha infatti ricordato quando lo scorso novembre il CT della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, aveva paragonato Chiesa a Jannik Sinner dopo la doppietta siglata contro la Macedonia del Nord. Un accostamento che a Sabatini non va proprio giù: “Chiesa non è Sinner. E sinceramente, non ci va neanche vicino“.
Sabatini fa inoltre notare che nel giorno in cui Sinner diventa numero uno al mondo la prestazione di Chiesa contro la Turchia non è stata memorabile: “Jannick è un mostro di regolarità e serenità. Chiesa è alterno, scostante e anche un po’ ombroso”.