Il primo fu Hidegkuti, punta atipica dell'Ungheria più forte di sempre, la "squadra d'oro" che rifilò sei gol all'Inghilterra a Wembley. A Gusztav Sebes, c.t. visionario, venne in mente di far fare il numero 9 a un trequartista, in modo tale che lo spazio lasciato libero dai suoi movimenti venisse occupato da Puskas e Kocsis. Il falso 9 è nato così, poi Guardiola l'ha ripreso e perfezionato. In Serie A, da Totti a Mertens, abbiamo diversi esempi. Analizziamoli tutti.

A un certo punto a Spalletti venne l'idea giusta: "Avviciniamo la volpe al pollaio...". E Francesco Totti divenne il centravanti della Roma. Lui che prima dell'infortunio era stato rifinitore e fantasista, ma una volta tornato in forma ha cambiato stile di gioco. Non più 10, bensì 9,5. Risultati: Scarpa d'Oro nel 2007 con 27 gol, poi una sfilza di anni in doppia cifra (25 reti totali nel 2009-10). Tutto grazie a Spalletti: "Gli ho dato più libertà senza compiti di copertura".

Ok, Fantantonio ha giocato da mezza punta per tutta la carriera, ma c'è stato un tempo - soprattutto a Parma - in cui è stato un falso 9 puro, perno di riferimento in un 4-1-4-1 o in un 4-3-3. L'ha fatto anche in Nazionale. Nel 2014 Prandelli commentò così un suo eventuale impiego in quella posizione: "Cassano da falso 9? Mi piace". Anche a lui. A Parma ha segnato diversi gol. Qualcuno anche con la Samp. Il 5 gennaio 2016 infila due assist a Soriano nel derby.

Falso nove solo con Inzaghi. Menez ha giocato lì ai tempi del Milan, 16 gol nel 2014-15, e ora ricopre la stessa posizione alla Reggina. A Superpippo piace così tanto che in qualche partita l'ha nominato anche capitano. Ora il francese ha 35 anni, lotta per un posto in Serie A ed è a quota quattro squilli in 18 partite. Si diverte a Reggio Calabria dopo una carriera in giro per il mondo, dalla Francia al Messico. Giocare da finto centravanti gli ha cambiato la carriera.

Il termine "falso 9" non gli piace: "Sono un nove... e basta". Reso tale da Maurizio Sarri dopo annate da esterno tra Olanda e Serie A. Stagione 2016-17, inizio primavera, Mau prende da parte Mertens e gli consiglia di giocare più vicino alla porta. Il resto è storia: 28 gol e 9 assist in 35 partite. Un poker al Torino, due triplette, quattro doppiette, l'amore eterno. In estate ha lasciato Napoli in lacrime dopo nove anni. È il miglior marcatore della storia azzurra con 148 gol.

Ogni tanto ci ha provato anche Perotti, esterno ora svincolato dopo l'ultima annata alla Salernitana. Diego ha giocato falso 9 soprattutto a Roma, e quando l'ha fatto i giallorossi hanno perso solo contro il Real. Poi tre gol in 13 partite, tra cui un derby vinto 4-1 (l'argentino siglò l'ultima rete). Altra invenzione di Spalletti: "Era arrivato da una settimana, mi chiese se avessi mai giocato lì. Dopo un paio di allenamenti mi schierò dal 1' contro il Sassuolo, da falso 9".

Restiamo a Roma. Sarri ha provato a replicare un Mertens bis tra le fila della Lazio. Immobile out per infortunio? No problem, gioca Felipe Anderson, il brasiliano che Mau ha sempre apprezzato. Un pupillo. L'ex Santos ha giocato da nove in 14 occasioni, di cui 13 all'Olimpico. Tre volte con Inzaghi, un gol e un assist, dieci con Sarri. Quest'anno ha deciso il derby e ha fatto male anche l'Atalanta. Sarri ha sempre detto che "neanche Felipe sa quanto è forte".

Altro guizzo di stagione. Arrivato in prestito dal West Ham, Vlasic è stato una delle rivelazioni più belle di questa Serie A. Quattro gol e due assist, estro e qualità al servizio del Toro. Con Juric ha giocato un paio di partite da falso nove. Vlasic aveva già ricoperto quel ruolo ai tempi dell'Hajduk e del Cska Mosca, segnando perfino un paio di reti. Dalic se l'è portato al Mondiale con la Croazia, dove ha conquistato il terzo posto. Ha giocato dal 1' contro Marocco e Giappone.

Il 2 maggio 2009 il Barcellona deve andarsi a giocare il Superclasico al Bernabeu, il resto lo racconta Leo: "Il giorno prima della partita Guardiola mi convoca nel suo ufficio, mi dice che ha guardato tutte le partite del Real e ha deciso di farmi giocare centravanti con Eto'o ed Henry larghi. L'idea è che i loro centrali mi avrebbero seguito, lasciando spazio per gli esterni veloci che così potevano attaccare alle loro spalle". Messi giocherà in quel ruolo per altri 5-6 anni almeno, i migliori del Barcellona.

Non tutti gli esperimenti sono riusciti. Uno con cui non è andata è stato Borja Valero, metronomo di centrocampo della Viola, oggi rinforzo del Centro Storico Lebowski in Prima Categoria toscana. Montella l'ha provato lì una volta sola, contro la Dinamo Minsk in Europa League, out dopo un'ora in una vittoria per 3-0. Lo spagnolo aveva anche aperto all'idea, ma è stata una toccata e fuga. Diverso il caso di Insigne, proposto F9 da Ancelotti durante il suo periodo a Napoli. A Lorenzo andava anche bene, ha segnato qualche gol e infilato diversi assist nell'annata 2018-19, ma poi più nulla. Vediamo come se la cava CDK.