RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Domenica - 19 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Gandini: "Il mio Milan non c'è più. E questa Roma sta crescendo ogni giorno"

Domenica 01 ottobre 2017
Che effetto fa tornare a San Siro a un anno (o poco più) dalla separazione con il Milan dopo ben 23 stagioni? Umberto Gandini non si scompone, il suo bilancio con la Roma è eccellente e sa bene che la sfida di oggi con i rossoneri è un crocevia importante per l'esito del campionato. Ma un'ammissione la fa: «Sono teso, non emozionato. Ormai il mio futuro è giallorosso, i ricordi contano solo per far tesoro delle esperienze». Del resto il manager varesino ha fatto la sua parte nella belle époque berlusconiana. «Tutto il Milan deve tanto a Silvio Berlusconi, me compreso. Al fianco di Galliani ho vissuto anni bellissimi. Ma quel mondo ora non c'è più».

Da ministro degli Esteri rossonero a capo del governo giallorosso. Un bel salto...
«Il bilancio è positivo. Siamo in Champions League e l'ultima stagione ci ha consegnato l'addio di Totti. Ma tutto va per il meglio. Francesco s'è calato bene nella parte del dirigente, mentre Eusebio ci sta confermando di aver fatto la scelta giusta. La squadra sta traendo profitto dal suo metodo di lavoro».

I vostri obiettivi?
«Non è facile far meglio del secondo posto, ma ci proveremo. Anche tutti coloro che lavorano ogni giorno a Trigoria stanno dando il massimo. Meritano una citazione Mauro Baldissoni e il nostro d.s. Monchi e vedo che ogni giorno c'è un progresso. Si programma, puntando su obiettivi strategici».

A cominciare dal nuovo stadio...
«Siamo molto contenti, se tutto va bene nella primavera del nuovo anno potranno partire i lavori. E ciò ci ripagherà di tante fatiche».

A San Siro arriva una Roma incerottata...
«Di Francesco farà le scelte migliori, ma in questo avvio di stagione il turnover ha funzionato. Sono più o meno tutti in forma. Anche a Baku le sofferenze finali sono dovute a fattori psicologici. In Champions ora ci giochiamo molto nelle prossime due gare con il Chelsea, ma è tutto aperto e siamo ottimisti».

Intanto col Milan è uno spareggio...
«Lo sappiamo bene. Quest'anno ci sono almeno sei squadre che lottano per entrare in Champions, anche se è presto questa è una partita-chiave. Il Milan è sempre temibile, ma dopo questa settimana incandescente sarà sicuramente carico. È un'insidia in più, anche se noi giochiamo sempre per vincere».

Nello scorso torneo a San Siro la sua Roma vinse sia con l'Inter che col Milan. Non c'è due senza tre...
«Quelle furono due vittorie straordinarie, ma ogni partita ha la sua storia. Prendiamo la nostra ultima sconfitta con l'Inter all'Olimpico: immeritata a detta di tutti. Per uscire vincitori da San Siro occorre sempre una gara speciale».

Si prevede un grande pubblico...
«È bello che il Meazza sia tornato a dare le emozioni di sempre grazie al suo pubblico appassionato».

Milano resta il cuore del calcio italiano...
«Il baricentro del calcio italiano negli ultimi anni si è riposizionato, anche se la ritrovata competitività di Inter e Milan è un bene per tutti. Devo dire che la riforma che dà i quattro posti in Champions ha funzionato da stimolo: con più pretendenti c'è più interesse e spettacolo. La stessa Roma sta dando entusiasmo ai nostri tifosi: non a caso anche noi abbiamo avuto un aumento sia negli abbonati che nelle presenze. Buon segno».

C'è una rinascita della Serie A?
«Io sono convinto che nel calcio i cicli siano fatali. C'eravamo depressi troppo gli anni scorsi, ora il bell'avvio anche in Europa League è la prova che il vento è cambiato. Sarà importante fare strada in entrambe le competizioni europee: non solo per rimontare posti nel ranking Uefa. La Spagna è inarrivabile, ma se, dopo aver superato la Germania, ci avvicinassimo all'Inghilterra...».

Che dice dell'esonero di Ancelotti?
«Il Bayern ha sbagliato, facendogli pagare dissidi interni. Credo si prenderà un bel po' di riposo. Poi, andrà in un club al top. L'Italia? Un giorno forse tornerà. Non so quando».

Che rapporti ha con Fassone?
«Corretti. In Lega abbiamo fatto alcuni percorsi insieme, su altri evidentemente ha fatto gli interessi della sua società».
di C. Laudisa
Fonte: Gazzetta dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Berlusconi - News

 
 <<    <      1   2   3    
 
 Gio. 30 nov 2017 
Interrogazione parlamentare sulla cessione del Milan a Li
È stata presentata mercoledì dal deputato Paolo Nicolò Romano con l'obiettivo di fare chiarezza sulla trasparenza dell'operazione
 Ven. 17 nov 2017 
Milan, il New York Times: "Li Yonghong non ha nessuna miniera. Il padre e fratello sono in prigione"
Il quotidiano statunitense getta ombre sul presidente rossonero: il giacimento di fosforo indicato come suo principale asset apparterrebbe a una società che ha cambiato 4 padroni in 2 anni. E uno di questi sarebbe indirettamente legato a mr. Li
 Mer. 15 nov 2017 
Malagò all'attacco "Fossi in Tavecchio mi dimetterei..."
Il day after di Carlo Tavecchio, nel ciclismo, sarebbe stato uno di quei tapponi...
 Lun. 09 ott 2017 
Sarri: "Di Francesco è bravo, la Roma è forte. Ma il mio Napoli è lanciato"
Il primato non è una no­vità, per lui. In testa alla classifica di Serie...
 Sab. 30 set 2017 
Ninja (solo) a Roma. Ora Nainggolan rischia il Mondiale
Uno qualunque per il Belgio, primus inter pares a Trigoria. Radja Nainggolan è qui,...
 Sab. 29 lug 2017 
Dallo scippo di Kessie alle divergenze in Lega. Dietro alla rivalità c'è la corsa per la Champions
Frenesie da Champions. E una rivalità ormai esplicita. In una partita in cui (in...
Rivalità senza fine. Lo scippo Falcao firmato Andreotti e la frenata su Totti di Silvio e Moratti
E dire che i milanisti lo scorso maggio erano stati addirittura affettuosi con il...
 
 <<    <      1   2   3