Lazio fermata dal Bologna: rallenta la corsa alla Champions
Sono dei padroni di casa le occasioni più pericolose: palo di Ferguson e Barrow vicino al gol. La squadra di Sarri deve guardarsi alle spalle: Roma e Milan a -2
Sabato 11 marzo 2023
Finisce 0-0 al Dall'Ara tra Bologna e Lazio. Una partita molto emozionante nel primo tempo e quasi soporifera nella ripresa. Sono dei padroni di casa le maggiori occasioni per andare a segno, a cominciare dal palo colpito da Ferguson su colpo di testa al 28'. Anche Barrow ha cercato la via del gol, con due gran tiri (33' e 82'), mentre per i biancocelesti si sono registrate le occasioni mancate da Pedro (15') e Luis Alberto (35'). Un punto a testa per le due squadre, in corsa per l'Europa, anche se la formazione di Sarri rallenta la corsa verso la Champions dopo tre vittorie consecutive in campionato e deve guardarsi alle spalle: Roma e Milan, in campo tra domani e lunedì, sono a -2.
DOPPIA OCCASIONE PER PARTE — Bologna col 4-1-4-1. Oltre agli infortunati Dominguez e Orsolini, restano fuori Medel e Arnautovic che vanno in panca, dove trova posto pure Zirkzee. Barrow unica punta supportato da un centrocampo tutta sostanza con Aebischer e Kyriakopoulos sulle fasce, Ferguson e Moro in mezzo e Schouten qualche metro più dietro davanti alla difesa. La linea difensiva è quella annunciata con Posch e Cambiaso esterni, Soumaoro-Lucumi coppia centrale davanti al portiere Skorupski. La Lazio si schiera col consueto 4-3-3. Le novità rispetto alla partita di coppa con l'Az sono tre: Romagnoli e Hysaj in difesa (confermati invece Lazzari, Casale e Provedel in porta) e Vecino a centrocampo. L'uruguaiano è il perno centrale tra Milinkovic e Luis Alberto. Davanti, con Immobile ancora assente, spazio al tridente leggero Pedro-Anderson-Zaccagni. Il primo squillo è dei padroni di casa al 7' con un tiro di Barrow da favorevole posizione che finisce alto. Al 15 è la Lazio a sfiorare il gol con Pedro che non riesce a capitalizzare al meglio un assist al bacio di Luis Alberto: il tiro dell'ex Barca finisce fuori di poco. Un'occasione da una parte e una dall'altra in una partita che fino alla mezzora è sostanzialmente bloccata. Perché la densità del Bologna a centrocampo impedisce alla Lazio di sviluppare le solite trame di gioco. Ma, per farlo, la squadra di Motta deve necessariamente stare bassa ed ha quindi difficoltà a contrattaccare. Attorno alla mezzora, però, il Bologna accelera e nel giro di cinque minuti crea due enormi palle-gol. Prima è Ferguson a colpire di testa il palo su cross di Kyriakopoulos, poi è Provedel con un intervento prodigioso a negare il gol a Barrow. Dopo aver rischiato la Lazio alza il ritmo, si rimette a giocare e va a sua volta vicina al gol in due occasioni, entrambe nella stessa azione. Skorupski nel giro di pochi secondi si supera per negare il gol prima a Luis Alberto e poi a Felipe Anderson. La partita si accende e volano i primi cartellini gialli. Maresca li sveltola a Hysaj, Moro, Ferguson e Vecino. Pesante quest'ultimo: l'uruguaiano era diffidato e salterà così il derby per squalifica.
RIPRESA CON POCHE EMOZIONI — Anche nella ripresa la partita vive di fiammate improvvise da ambo le parti e fasi più lunghe nel corso delle quali le squadre si controllano senza riuscire a prendere il sopravvento. Il Bologna ci prova però un po' di più rispetto alla Lazio. Nel primo quarto d'ora Kyriakopoulos è pericoloso per due volte. Sul primo tiro calcia di poco fuori, sulla seconda viene stoppato da Lazzari. La Lazio ci prova con Zaccagni con una conclusione però poco felice. Motta attorno al quarto d'ora prova a dare maggiore peso e più convinzione alla sua squadra. Entrano Zirkzee per Kyriakopoulos, poi Medel per Schouten e Pyyhtia per Moro. In seguito entrerà anche Soriano per Aebischer. Ai cambi coraggiosi del tecnico non corrisponde però un salto di qualità nell'interpretazione della gara da parte dei suoi giocatori. A parte Barrow che è l'unico che prova a combinare qualcosa (il gambiano ci prova in un paio di circostanze, sulla seconda, al 37', non inquadra la porta per un niente). Sarri risponde con Basic al posto di Luis Alberto e successivamente con Cancellieri al posto di Pedro. Ma anche i cambi del tecnico laziale non riescono a scuotere una squadra che col passare dei minuti sembra volersi accontentare dello 0-0
Fonte: Gazzetta dello Sport
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