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Cobolli Gigli: "A Roma la Juve deve tirare fuori gli attributi. Conte grande allenatore ma..."

"Conte è un grande allenatore ma alla lunga distrugge il calciatore. I soldi di De Ligt li avrei spesi per prendere Guardiola al posto di Sarri. Allegri? Fatto fuori da Paratici e Nedved."
Venerdì 10 gennaio 2020
Intervenuto durante il palinsesto di Teleradiostereo, Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juve dal 2006 al 2009, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Lei divenne presidente in un momento delicatissimo.
"Diventai presidente nel periodo più complicato, per richiesta del dottor Ferretti. Era appena arrivata la condanna in Serie B, dovevamo partire con 30 punti di penalizzazione, che poi ci vennero parzialmente tolti. Dovemmo vendere tanti giocatori, mentre rimasero altri calciatori che vinsero poi il Mondiale. Vincemmo il campionato di B con Deschamps, poi gli anni successivi andammo in Champions con Ranieri..."

Lei è un manager, ma avvertì un clima molto freddo nei suoi confronti e in quelli della Juve in quel periodo?
"Si, mi guardavano tutti come un marziano. Ero sotto esame io, come la Juventus. A distanza di anni, ricordo con molto affetto e amicizia tanti presidenti, come ad esempio Rossella Sensi, che aveva ereditato un fardello pesantissimo. Mi ricordo la mamma di Rossella, una persona dolce e simpatica. Ma anche se con altri ho litigato, ho comunque un buon ricordo di Lotito, Preziosi..."

Qual è il segreto di questa Juve vincente, visto che lei la conosce molto bene?
"Quando arrivai, bisogna sottolinearlo, era fine giugno e ci fu l'incidente a Pessotto. Chiesi a tutti di restare uniti, di andare avanti insieme. Ma dietro alla Juventus c'era comunque una società solida, fatta di tradizioni, di regole. Ora ha preso le redini del club l'ultimo degli Agnelli, che ha messo in piedi una struttura e una squadra molto forte. Io sono comunque un tifoso, ma anche critico, come con l'allenatore che non mi piace."

Domenica c'è Roma-Juve...
"Io tifo da quando ho 4 anni. Ora sono stato un po' cancellato dall'attuale proprietà, ma continuo a sostenerla. La squadra prende troppi gol, il centrocampo non fa quel filtro che dovrebbe fare con un attacco del genere. Sarri, che non mi è simpatico, ha fatto un buon lavoro con Pjanic, ma ci sono ancora delle criticità importanti: la Juve fa meno gol del dovuto ad esempio."

Nell'attuale Juventus quali operazioni avrebbe fatto lei nel mercato?
"Forse c'è un doppione tra De Ligt, che è stato pagato un sacco di soldi, e Demiral: forse io non avrei comprato l'olandese, avrebbe puntato dritto sul turco. Domenica la Juve giocherà contro una squadra che gioca molto bene, allenata da una persona che mi piace molto: non cerca mai scuse, non vuole alibi, cerca sempre di prendersi responsabilità. Con il Torino, ad esempio, la Roma è stata molto sfortunata, ha perso qualche punto, poteva avere 38 punti in classifica. Secondo me i giallorossi faranno di tutto per vincere, quindi la Juventus deve tirare fuori gli attributi, perchè le chiacchiere stanno a zero. Bisogna essere in grado di vincere su campi difficili come l'Olimpico, c'è la necessità di dimostrare di essere la squadra che si è costruita durante l'estate."

Sarri.
"Ho un'antipatia personale, non tecnica, perchè quando allenava il Napoli ha detto una serie di cose sulla Juve che ora si è rimangiato,avrà fatto indigestione...Io avrei preso Guardiola, avrei speso i soldi di De Ligt per il tecnico del City."

Conte e Allegri.
"Conte è un grande allenatore, ma alla lunga distrugge il giocatore. Allegri ha fatto un lavoro eccezionale, ma è stato mandato via da Paratici e Nedved che hanno speso male i soldi sul mercato. Ricordiamoci sempre che stavano anche per vendere gente come Dybala, Higuain o Matuidi, che adesso stanno facendo la differenza."
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