RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Lunedì - 20 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

SABATINI: "Totti ci metta la faccia, De Rossi alleni da subito. Nella Roma tre centri di potere..."

"Nella Roma ancora tre centri di potere, va trovata una sintesi"
Sabato 13 aprile 2019
Pelle luminosa. Niente più fumo. «La mia vita è stata scandita dalle sigarette». Aria più sana. «Ho perfino messo su qualche chilo». Sguardo pieno di voglie. Sul bel taglio degli occhi, Carlo Tresoldi che glielo fece scoprire, aveva ragione. Cellulare con 1.858 messaggi non letti. «Un giorno li vedrò». Walter Sabatini, 64 anni, il ds più direttore sportivo che ci sia, ex Inter, ex Roma, ex Palermo, ex Lazio, ora alla Sampdoria, l'uomo che nel calcio sa più valorizzare il capitale umano e le plusvalenze, torna a parlare. Dopo il malanno di settembre scorso che lo portò in coma. Sulla sua Sampdoria non vuole esprimersi: «Provo troppo affetto, parlerei da tifoso».

Da dove iniziamo?
«Dalla notizia che sto benissimo. Respiro senza bisogno dell'ossigeno. Faccio la doccia da solo. Non ho più attacchi di panico. Non sono spaventato dalla morte. Ho voglia di fare, di ricominciare, di battagliare. Se quando ero in coma ho detto di aver visto il paradiso, anzi volevo che mi aprissero, ora sono discorsi che non mi interessano più».

Visto l'Ajax?
«Sì. È una formazione di ragazzi che gioca spontaneamente, senza freni culturali. Cattiva come i bambini ai quali si toglie il giocattolo. Il capitano De Ligt ha 19 anni, De Jong, 21, Neres, autore del pareggio, 22. E Ekkelenkamp che è entrato al 75', debuttando in Champions, è nato nel 2000. La stessa età di Kean della Juventus».

Perché in Italia i giovani invecchiano in panchina?
«Per la paura dei dirigenti e in parte anche degli allenatori di non vincere la partita. Per pavidità, un certo nonnismo culturale, come ha scritto qualcuno. Il nostro campionato ammazza i ragazzi già nella culla. Certe virtù sembrano difetti, impedimenti al successo. I giovani potrebbero portare freschezza, irruenza, prepotenza, invece devono stare lì a macerare, nell'attesa che prima o poi venga il loro turno. Quasi sempre è poi. Anche se ci sono eccezioni: Marquinhos che Zeman fa esordire a 18 anni e Lamela che a 19 entra con Luis Enrique, tra gli italiani Chiesa e Zaniolo, anche loro tra i 18 e i 19, Pellegri esordiente a nemmeno 16 anni, più Barella e Kean».

Il rinnovamento del ct Mancini può aiutare?
«Moltissimo. Se il suo coraggio nel chiamare Kean, Barella, Sensi, Chiesa, Pellegri, attaccante del 2001 in via di recupero dopo un infortunio, porterà avanti gli azzurri, sarà una svolta, una locomotiva importante. Se invece non andrà bene, si tornerà allo scetticismo del passato».

Ma lei ci crede ai giocatori italiani?
«Se devo investire preferisco quelli dell'Europa del nord. Maturano prima, a 20 anni sono uomini, mentalmente non fragili. Un calciatore olandese si trasferisce senza fare una piega, quello italiano è rovinato da ansie e da genitori presuntuosi e invadenti. I nostri giocatori sono più friabili, peccato che noi abbiamo contesti straordinari, Roma da sola ha più popolazione dell'intero Uruguay. Significa potenzialità enorme».

Parlando di Roma, Totti?
«La smetta di fare l'uomo- immagine in tribuna. Faccia un passo avanti, ci metta la faccia, assuma responsabilità. Uno come lui deve poter contare in società, prendere rischi che comporta il suo ruolo. Da capitano a comandante. Deve fare il dirigente, occuparsi di spogliatoio, squadra, scelte di mercato, tutte cose che attengono alla sua sensibilità. Se non conosce certi tecnicismi in materia contrattuale si farà aiutare».

E i famosi tre centri del pensiero della Roma?
«Esistono sempre: Boston-Londra-Roma. Ma inevitabilmente per andare avanti bisogna trovare un sintesi. Baldini deve parlare con Totti, magari con l'aiuto di dirigenti intermedi».

Un consiglio per De Rossi?
«Faccia l'allenatore, subito. Ha carisma, sa parlare e convincere, è fisico, trasmette emozioni. Ha 36 anni: prima inizia, meglio è. Così avrà il tempo di fare la gavetta. Deve solo non drammatizzare l'addio al calcio, ci sono passati tutti. Anche se credo lui voglia giocare un'altra stagione».

Chi l'ha sorpresa finora?
«Mi piace l'Atalanta, capace di produrre una vera rivoluziona calcistica. Amo la ribellione allo status quo, quel circuito mentale che fa dire al calciatore che deve giocare contro una grande: non sarò celebrato quanto voi, ma valgo altrettanto e ve lo dimostrerò. L'Atalanta non è una chimera, durerà parecchio, è in corsa per un posto in Champions, ha un allenatore straordinario, tutta la società fa un lavoro eccellente, anche come scelte di mercato. Io guardo con simpatia a chi costruisce una mentalità vincente, ai ribelli che cercano di guastare i piani di chi sta in alto Applausi anche a Lazio, sono anni che Lotito e Tare non sbagliano un colpo. E pure a Cagliari e Fiorentina. Anche se in Europa ormai siamo una potenza marginale, rispetto al passato».

Ha lavorato con Pallotta e con il gruppo Suning, con Lotito, Zamparini e Ferrero: il suo bilancio delle proprietà straniere?
«Con l'Inter ho sbagliato io. Me ne sono andato per impazienza, la colpa è mia. Volevo fare una grande Inter, chiedevo investimenti forti, ma non c'erano risposte immediate, e davanti all'indugio mi sono tirato indietro, mi sembrava di tradire la fiducia dei tifosi. Detto questo, le cene da Zhang sono state da Mille e una notte, ricche e opulente, da vero imperatore, ma trattare con i cinesi non fa per me, sono impermeabili, non danno mai risposte definitive, le decisioni sono sempre collettive, dopo una riunione ce n'è sempre un'altra e un'altra ancora, e poi c'è un comitato che deve ratificare la decisione e appena credi che ci sia una parola fine, ricominci in un'altra sala».

Indietro tutta, compagni.
«C'è stato anche quello. Il lavoro era affascinante, io ci ho provato, ma in quel momento è arrivato l'avviso del governo cinese che declassava il calcio e invitava a limitare gli investimenti».

È vero che Lotito le ha tirato dei posaceneri?
«Me lo ricorderei. Devo molto a Lotito, lo dico sempre. Fece una sfuriata per un mio leggero ritardo, lui che ci faceva aspettare ore, allora sì, sono volate pizze, non schiaffi, ma pizze napoletane».

Sua opinione sul caso Icardi?
«Spalletti è un allenatore con un legame molto forte con lo spogliato. Ma senza Icardi la squadra si è indebolita. Sul piano disciplinare non mi inoltro, ma c'erano altri metodi». Il suo futuro? «Se Ferrero vende la Sampdoria me ne vado. È giusto che la nuova proprietà faccia le sue scelte. Ma il mio non sarà un futuro da spettatore».
Fonte: La Repubblica
COMMENTI
Area Utente
Login

Lamela - News

 
 <<    <      1   2   3       >   >> 
 
 Lun. 03 giu 2019 
Alisson & co. Qui trionfa solo il bonus
Un po' di Roma in finale, si fa notare. Che bravo Sabatini a comprarli (ma li ha...
 Gio. 16 mag 2019 
Lo squadrone ceduto della Roma americana prima dell'addio a Capitan De Rossi
(...) La Roma americana non ha vinto nulla, ma le aspettative erano alte e la qualità...
 Ven. 10 mag 2019 
Da Alisson a Higuain, gli "italiani" in finale: allena Sarri
Ecco la "formazione" dei calciatori che hanno militato nel nostro campionato e che...
 Gio. 11 apr 2019 
La legge del tre. La sfida con l'Udinese è una miniera di gol: Dzeko, ti ricordi?
Quasi tre gol a partita di media, di certo mai meno di due. Se c'è un dato che incoraggia...
 Lun. 18 mar 2019 
Calciomercato Roma, futuro in Argentina per Pastore?
Quintero ko: il River Plate pensa a Pastore. Alla Roma la stagione è stata al di sotto delle aspettative: ora il trequartista, secondo quanto scrivono a Buenos Aires, potrebbe tornare in Argentina
 Gio. 28 feb 2019 
Benedette plusvalenze: il miglior acquisto è un ds
Nel calcio dei 750 milioni di plusvalenze, anche chi è in grado di produrne ha un...
 Dom. 17 feb 2019 
Roma, quel gol di Mihajlovic che appartiene alla storia
Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna che domani sera sarà di scena all'Olimpico...
 Ven. 15 feb 2019 
Pallotta: "Uefa, ora spiegaci il Fair Play"
Non ci stanno più a passare per fessi. E ora vogliono spiegazioni. Pallotta e i...
 Gio. 14 feb 2019 
Tutto l'oro di Zaniolo, la Roma gli affiderà il brand
A fine partita ha raggiunto i familiari, che lo guardavano estasiati. «Nicolò, ti...
 Ven. 01 feb 2019 
Gigi Proietti: "Fateci godere di più i campioni"
Il volto e l'anima di Roma, parla della Roma. Il sorriso e la simpatia di Gigi Proietti...
 Mar. 29 gen 2019 
Conti, Zeman, Garcia: quante storie di Coppa con la Fiorentina
Negli ultimi 15 anni le sfide tra la Fiorentina e la Roma di Coppa Italia hanno...
 Ven. 11 gen 2019 
La tragica onestà di Monchi
In quasi quarant'anni di mestiere non mi era mai capitato di leggere un'intervista...
 Gio. 10 gen 2019 
Da Lamela a Alisson, smantellata una Roma di stelle
La Top 11 delle cessioni eccellenti è una formazione di sogni e rimpianti: 373 milioni incassati dal club
 Ven. 28 dic 2018 
Battesimo col cucchiaio. La romanità di Zaniolo
Poteva esserci modo più evocativo, per segnare il primo gol in Serie A? Se all'Olimpico,...
 Dom. 14 ott 2018 
Calciomercato Roma, l'ex presidente di Under avverte: "Lo segue il Bayern Monaco"
Tra tutti i calciatori portati a Roma da Monchi nell'ultimo anno e mezzo, Cengiz...
 Sab. 13 ott 2018 
Roma, ecco la meglio gioventù
A Trigoria gli Under 23 chiedono spazio. Il gioco di parole non è voluto ma l'esempio...
 Mar. 09 ott 2018 
Pastore tra terapie e palestra: l'ex Psg è ancora alla ricerca della forma perfetta
La Roma è tornata ad allenarsi a Trigoria dopo le 48 ore di relax concesse da Di...
Da Monaco a Londra, mezza Roma in giro per il mondo: e Pastore è a Trigoria...
La pausa per gli impegni delle Nazionali permette di riposare agli uomini di Di Francesco. Dzeko sceglie Monaco, Fazio è a Londra. Solo Pastore rimane a Trigoria
 Lun. 08 ott 2018 
Kolarov resta in Nazionale "part time"
Kolarov non si ferma. Il terzino giallorosso risponderà oggi alla convocazione della...
 Ven. 05 ott 2018 
Roma, riecco Aurelio: nemico fatto in casa
Per un periodo Aurelio Andreazzoli, avversario domani della Roma, a Trigoria fece...
 Mar. 14 ago 2018 
Marcao il Re dei padri ingombranti
Fidele, quello di Nzonzi, è l’ultimo della serie. Il “pizzino” di Bojan il top degli intrecci con i papà dei calciatori. E poi Castan, Szczesny e Lamela…
 Ven. 27 lug 2018 
Lamela tifa Roma: "È ora di vincere lo scudetto"
Non è più il ragazzo impaurito arrivato dall'Argentina in una torrida estate del...
 Gio. 26 lug 2018 
ICC2018 - Tottenham-Roma 4-1
Comincia l'International Champions Cup per la Roma. I giallorossi al SDCCU Stadium...
 Mer. 25 lug 2018 
LAMELA: "Partita speciale per me con la Roma"
Nella notte italiana, la Roma inizierà l'International Champions Cup sfidando il...
Tottenham-Roma: Dove vederla in Diretta Tv e le Probabili Formazioni
Primo match amichevole del tour estivo in terra statunitense per la Roma di Eusebio...
 Gio. 19 lug 2018 
Cessioni e plusvalenze, che derby
La cessione di Alisson al Liverpool è soltanto l'ultimo capitolo del grande libro...
 Ven. 08 giu 2018 
Argentina, dopo Romero va ko anche Lanzini: ora Perotti sogna i Mondiali
Il trequartista del West Ham, come due anni fa prima delle Olimpiadi di Rio, si è lesionato i legamenti del ginocchio. Al suo posto il ct Sampaoli dovrebbe chiamare uno tra il romanista e Lamela
 Mer. 07 mar 2018 
Under a chi? Ora Cengiz alla Roma è intoccabile
In Turchia stanno dando di matto un po' tutti, mica solo Erdogan, a correre dietro...
 Gio. 08 feb 2018 
Defrel, ancora niente gol con la Roma? Come Voeller, Vucinic e...
Il francese non è l’unico nella storia della Roma a dover dire “scusate il ritardo” e che al primo anno ha trovato difficoltà
 Mar. 06 feb 2018 
Lamela: "La Roma la mia prima esperienza all'estero: mi sono sentito bene"
El Coco è diventato uomo. Erik Lamela ha uno sguardo diverso dai tempi della Roma:...
 
 <<    <      1   2   3       >   >>