RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Giovedì - 2 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Parnasi: "Tutti i politici mi cercavano e io versavo soldi"

Martedì 06 novembre 2018
La politica lo cercava, sempre, in modo maniacale, costringendolo alla fuga se l'interlocutore non gli interessava. Nei quattro verbali consegnati alla procura e costellati di omissis - perché sui finanziamenti ai politici nazionali c'è un altro fascicolo ancora in indagine - l'imprenditore Luca Parnasi è molto esplicito sui suoi rapporti con i partiti: un legame storico con il partito democratico, ma nuovi rapporti, a livello nazionale con la Lega e con Giorgia Meloni, visto che sia lei sia il candidato a Milano Stefano Parisi erano sostenuti da un'associazione lautamente finanziata dall'imprenditore. A Roma, soprattutto, c'è l'idea di legarsi anche con il mondo a cinque stelle. «Guardi, quando arrivano le elezioni io ricevo 100 WhatsApp, 100 telefonate, vediamoci, vediamoci, vediamoci, a pioggia, ovviamente cerco di filtrare», spiega il costruttore ai magistrati romani che lo accusano di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

I FINANZIAMENTI AL PD - Il rapporto più importante di Parnasi, è lui stesso a dirlo, è quello col Partito democratico: «Nel corso della storia della nostra famiglia, del nostro gruppo imprenditoriale, prima mio padre e poi il mio, noi abbiamo sempre sostenuto in maniera ufficiale il partito democratico per somme anche rilevanti, 50. 000, 30.000». Con l'ultima campagna elettorale, invece, succede «un fatto diametralmente opposto». Si presenta qualcuno dell'associazione Eyu: «Mi fu offerto questo studio, questo rapporto sulla casa, è un volume piuttosto corposo ... ovviamente per onestà intellettuale io non avrei mai comprato questo volumotto sulla casa se non fosse stato legato al rapporto con il partito democratico». Parnasi invece lo compra, dice, «come fosse un quadro», per assicurare un finanziamento al Pd. Non sa di quante pagine sia composto, «non ho mai visto il volume acquistato da Eyu, non me ne sono interessato e non so se sia stato consegnato o meno. Immagino che si tratti di un volume su supporto cartaceo ma non ho seguito». Era un modo per fare arrivare soldi al Pd, chiedono il procuratore aggiunto Paolo Ielo e la pm Barbara Zuin? «Esattamente». In generale, i pagamenti alla politica sono cambiati nel corso del tempo: «Quando il mercato immobiliare girava ... prima della crisi del 2013, i pagamenti alla politica erano molto più alti, rispetto ad oggi direi in rapporto di 1 a 3».

FRATELLI D'ITALIA - Un finanziamento consistente, Parnasi lo dà all'associazione Più voci. Un'organizzazione di area leghista, ammette, ma solo al terzo interrogatorio con i pm: «Ero molto interessato a poter sostenere quest'associazione perché evidentemente mi avrebbe dato accesso a quello che era un po' il mio proposito imprenditoriale, cioè di muovermi da Roma verso Milano». Un progetto in cantiere già c'era del resto, e non di poco conto: lo stadio del Milan. Parnasi dice di aver partecipato ad entrambe le cene pre-elettorali. Da un lato, a Roma, dove il candidato da sostenere è «la Meloni», dall'altro a Milano, per Parisi. Nei confronti di Fratelli d'Italia ci sono stati anche finanziamenti «in chiaro», non a caso il tesoriere del partito chiede alla Pentapigna, una delle società usate dal gruppo per mascherare i pagamenti, i «giustificativi» per il finanziamento di 50mila euro alle elezioni del marzo scorso.

LEGA - In totale, l'associazione riceve 250mila euro. Parnasi ammette solo dopo lungo interrogatorio quanto per lui fosse importante sostenere la Lega. Ai primi interrogatori spiega che far arrivare soldi a questa associazione «sostanzialmente, probabilmente, non è diverso da quanto fatto col Pd». Nel verbale del 14 luglio la versione cambia: «Dopo aver sostenuto l'associazione Piu Voci, io avevo concordato con Andrea Manzoni, che incontrai all'Hotel Gallia a Milano... avevo pensato ad un ulteriore finanziamento di 100.000 a Radio Padania (ed altri 100.000 euro ad altra società) ma questi soldi erano chiaramente destinati alla Lega. Il mio intento era solo quello di sostenere la Lega», oltre alla radio l'idea era di «mi pare un'altra società che faceva cose similari, per altri 100mila». La dichiarazione è attorniata da omissis, anche ampi, si dice solo che ci sono anche acconti dati da società non direttamente riconducibili al gruppo Parnasi, come la Capital holding.

I CINQUE STELLE - Il rapporto più complicato, per il costruttore romano, è quello con i Cinque stelle che riesce ad annodare soprattutto grazie all'avvocato Luca Lanzalone, consulente informale eppure potentissimo del comune di Roma nel caso stadio. Lui e il suo studio «per me erano dei tramiti per poter, come dire, avere un accesso al Movimento Cinque Stelle, che non avrei avuto in alcun modo, per essere proprio precisi». Un nuovo rapporto di amicizia è con l'assessore allo Sport, Daniele Frongia, che avrebbe anche segnalato una ragazza, dipendente del Comune, come possibile assunzione per le società del gruppo Parnasi. Con Frongia «andai a parlare, anche una settimana prima del mio arresto», per spiegargli l'«idea che avevo avuto di realizzare un potenziale impianto per il basket, presso la sede della ex Fiera di Roma». Prima, Frongia era stato invitato nella sede della nuova società di Parnasi, la Ampersad, «mi parlò di questo progetto che stava facendo di Campo Testaccio e di un'idea Labaro», poi «mi diede un curriculum»: «Ricordo che successe presso l'ufficio del Campidoglio quando lo andai a trovare, mi parlò di questa ragazza, di cui non ricordo il nome, che però ho incontrato nel mio ufficio, le ho fatto fare un colloquio anche con l'ingegnere che si occupa del personale... poi però non c'è stato nessun seguito».

LE NOMINE DI GOVERNO - Nel rapporto privilegiato tra Parnasi e l'avvocato Luca Lanzalone, pesa anche l'idea che il secondo possa diventare un esponente in una delle società partecipate del governo. Parnasi si offre di presentargli Giancarlo Giorgetti e Lanzalone, che sarebbe stato comunque contattato dalla parte pentastellata della nuova compagine governativa, gli confessa le sue difficoltà: «L'unica cosa - dice il 7 giugno, quando il governo è appena nato - è che Siri - Armando, senatore leghista, ndr - si sta allargando. Non è che posso chiudergli la porta in faccia, tutti vogliono gestire la partita». Parnasi chiede: «Senti sui ministri della giustizia, come state?» e Lanzalone risponde: «Quella partita lì non so veramente che fare...». Anche nei giorni successivi, Parnasi è ottimista: «Io parlo con Giancarlo e lo esorto a parlargli», Lanzalone tende ad essere prudenti: «Ci parlo più che altro per dirgli guarda che io... se ritieni coordiniamoci, c'è chi spende parole diverse, sbaglia. Quello è tutto possibile, resta il fatto che è proprio una garanzia Luigi direttamente».

DE VITO E RAGGI - Parnasi chiede anche indicazioni su come muoversi nella galassia pentastellata. La conversazione tra i due, sempre ai primi di giugno, è particolarmente significativa: «Senti, io ho un rapporto che mi ha presentato ... questi me li ha presentati, come si chiama? Marcello De Vito, questo Daniele Piva (che poi riceverà un finanziamento per la campagna elettorale ndr)». Lanzalone commenta sarcastico «grande potenza ... » Parnasi dice: «Chiacchiera tanto lo sai?»; Lanzalone: «Chiacchiera tanto, è uno poi che ti prende in giro ... inizia a dire ah io sai che faccio questo per quello per quell'altro»; Parnasi: «È uno che fa affermazioni a gogò, lui vende Luigi come e fosse suo migliore amico, ma è così?»; Lanzalone smentisce: «No ma lui fa con tutti così per cercare di accreditarsi... e di ottenere cosa? Secondo me, io gli ho detto più volte occhio create un casino»; Parnasi: «Vabbè... no, per fare quello che fai tu... ci vuole il manico»; Lanzalone: «Più che altro quello lì ci vuole riservatezza, la Raggi se l'è portata, questa è brava, poi il giorno dopo andava fuori...».

LE NOMINE AL MEF - Gli interessi dal punto di vista di Parnasi sono molti. L'imprenditore chiede da chi dipenda la nomina di Ferrovie, Lanzalone dice «dal Mef» e, quindi, da Tria. Parnasi, particolarmente interessato al settore delle comunicazioni e a Telecom, vuole una dritta. Lanzalone si sente sicuro anche di questo settore: «Se tutto va bene, il viceministro lo farà la Castelli, Laura Castelli, che è personale amica mia e quindi dobbiamo fare questo lavoro fatto bene, se no non ti conviene dare, devi alleggerire».

I FINANZIAMENTI IN CHIARO - Parnasi, nel corso degli interrogatori consegna ai magistrati anche due elenchi di pagamenti alla politica, passati attraverso due società della sua galassia: «Candidati Minucci, Agostini, Polverini, Buonasorte, Francesco Maria Giro, Ciocchetti, Simone Augello... e le erogazioni da Figepa: Polverini, Ciocchetti, Piva, Vaglio, Ferro, Mancini, Agostini».

IL PONTE DI TRAIANO - I rapporti con la politica di Parnasi oscillano costantemente tra interessi nazionali e locali. Il dg della Roma, Baldissoni, ad esempio, lo contatta a luglio del 2017 assicurandogli che l'allora ministro allo Sport, Luca Lotti, può dare una mano a concludere l'affare: «Baldissoni - si legge nel brogliaccio riassunto dai Carabinieri del nucleo investigativo - segnala che Lotti gli ha detto che può spostare i soldi del Cipe dal ponte dei Congressi al ponte di Traiano, e ci mette un minuto, ma glielo devono chiedere. Baldissoni aggiunge che oggi Michele Civita gli ha detto che sono concordi anche Lotti e Zingaretti e che vogliono un tavolo politico serio».
di M. Allegri - S. Menafra
Fonte: Il Messaggero
COMMENTI
Area Utente
Login

Parnasi - News

 
 <<    <      3   4   5   6   7    
 
 Ven. 23 nov 2018 
Stadio, le richieste del Comune per evitare il rischio ingorghi
Dopo lo tsunami estivo dell'inchiesta, i privati che sognano l'affare Tor di Valle...
 Gio. 22 nov 2018 
Viabilità Tor di Valle, a dicembre la scelta del Campidoglio
A dicembre, al più tardi gennaio. A promettere novità sul nuovo stadio della Roma...
Stadio, vertice in Comune: lo scoglio della variante. Pressing Pallotta su Salini
l faccia a faccia tra dìggì è in programma stamattina. Da una parte il direttore...
 Mar. 20 nov 2018 
Pallotta pigliatutto e lo stadio è solo suo: il presidente è pronto a subentrare a Parnasi
Novanta milioni di euro: questa è la cifra che James Pallotta, presidente della...
Stadio, spunta la clausola di Pallotta: "Compro solo se c'è la variante"
La trattativa è in fase avanzata, tanto che, senza troppo clamore, sarebbe stato...
 Sab. 17 nov 2018 
Stadio: la Roma ora è stanca. Vuole giocarci entro il 2022
Sullo Stadio della Roma negli ultimi tempi il quadro politico e giudiziario è cambiato,...
 Ven. 16 nov 2018 
Stadio, il Comune pronto al sì. Le mani di Pallotta sui terreni
La sindaca Virginia Raggi scalpita per fischiare il calcio di inizio alla costruzione...
 Mer. 07 nov 2018 
 Gio. 01 nov 2018 
Finanziamenti e inviti al matrimonio: così il costruttore avvicinava i grillini
Imprenditore giovane e intraprendente, Luca Parnasi - dice l'informativa conclusiva...
Parnasi: "Pagavo la politica legalmente e illegalmente"
Plenipotenziario e sindaco ombra, ha accennato qualcuno. E in effetti dall'informativa...
 Mer. 31 ott 2018 
Parnasi e la sua rete, in 20 verso il processo: "Tangenti per lo stadio"
Si chiude e va rapidamente verso il processo, il primo filone dell'inchiesta sul...
 Mar. 30 ott 2018 
Stadio della Roma: in 20 rischiano il processo. Il club non è coinvolto
Conclusa l'Operazione Rinascimento della procura sul nuovo impianto della squadra giallorossa. E il Codacons fa ricorso al Tar per annullare il progetto
 Dom. 28 ott 2018 
Inchiesta su Tor di Valle, via dall'Ipa il commissario. E Prosperetti è in bilico
Fabio Serini lascia l'Ipa. Di sua spontanea volontà? No. La sindaca Virginia Raggi...
 Sab. 27 ott 2018 
Tor di Valle, favori e corruzione per le nomine in Campidoglio
Vacilla l'origine della leggenda del super manager Luca Lanzalone, arrivato a Roma...
 Ven. 26 ott 2018 
Tor di Valle, faro del Ministero su caos traffico e ponti tagliati
Il Ministero dei Trasporti vuole vederci chiaro sull'operazione Tor di Valle. Dopo...
 Gio. 25 ott 2018 
Tor di Valle, l'ipotesi del Credito Sportivo
Il progetto dello stadio a Tor di Valle deve andare avanti senza le ombre che gli...
 Lun. 22 ott 2018 
Stadio Roma, Berdini: "Volevano tenermi all'oscuro sui problemi relativi alla viabilità"
La trasmissione d'inchiesta Report in onda su Rai 3, è tornata sulla...
 Sab. 20 ott 2018 
Scandalo Stadio, Parnasi lascia i domiciliari. La Procura accelera, il processo più vicino
Luca Parnasi lascia i domiciliari dopo tre mesi (più uno trascorso in carcere) ma...
 Ven. 19 ott 2018 
Stadio Roma, revocati gli arresti domiciliari a Parnasi: obbligo di firma e dimora nella capitale
L'ex amministratore della Eurnova era stato accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione
 Mer. 17 ott 2018 
Eur Spa, blitz dei 5 stelle: un architetto alla presidenza
La vera novità nel board di Eur spa, la società che gestisce il patrimonio immobiliare...
 
 <<    <      3   4   5   6   7