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Roma, 28 anni fa l'esordio di Totti. I tifosi: "Un amore senza fine"

Il 28 marzo 1993 l'ex capitano entrava in campo contro il Brescia: "L'inizio di tutto, un evento storico"
Domenica 28 marzo 2021
ROMA - Sono passati 28 anni dal 28 marzo 1993, il giorno in cui iniziava la leggenda di Francesco Totti, al debutto in Serie A in quel lontano pomeriggio di primavera. A soli 16 anni e mezzo quel giovane talento della Roma era già considerato a Trigoria uno dei grandi talenti del vivaio giallorosso. Vujadin Boskov, allenatore della prima squadra, lo portò con sé a Brescia, in occasione di una trasferta di campionato in una stagione storta.

L'esordio di Totti in Serie A
Per la gara del Rigamonti i giallorossi avevano gli uomini contati: Piacentini e Carnevale non erano in lista per squalifica, Carboni, Petruzzi e Hässler infortunati mentre Muzzi era acciaccato. La Roma riuscì a battere il Brescia per 2-0 e, a risultato acquisito (gol di Caniggia e Mihajlovic nel primo tempo), quando mancavano un paio di minuti al 90', Boskov si rivolse al ragazzino e gli dice: "Scaldati, dai! Ché entri". Totti era incredulo e pensava che il mister serbo si fosse rivolto a Muzzi, che gli era accanto in panchina. Solo un attimo più tardi capì che era lui a dover entrare in campo. Fuori Rizzitelli, dentro Totti. Un anno dopo ricorderà: "Mi tremavano le gambe, mi si era quasi fermato il cuore". Da lì è iniziata una favola che durerà per oltre 24 anni in campo, fino al 28 maggio 2017, e per altri due dietro la scrivania, fino alla dolorosa conferenza stampa del 17 giugno 2019.

Roma, i tifosi celebrano Totti
Il tifoso romanista ricorda oggi l'evento che resterà nella storia del calcio, il principio di un legame indissolubile con un giocatore che ha fatto la storia di una città. "Non sei più nella Roma, ma tu sei la Roma: ogni anno ricorderemo quando tutto è cominciato, quando questo club ha avuto una delle fortune più grandi della storia del calcio. Avere l'ultima bandiera dell'era contemporanea". I tifosi(romanisti e non solo) si sono scatenati oggi sui social (in tendenza già dalla mattina) per mandare un messaggio all'ex numero dieci della Roma. "Io ricordo quell'esordio, ricordo la radiocronaca di Mandolesi che aveva definito quella sostituzione 'storica'. Ci ho creduto, e alla fine ci hanno creduto tutti".

Di Mandolesi, storico giornalista romano, tutti ricordano anche la prima intervista di Francesco Totti, tre anni dopo quell'esordio: "Mi piacerebbe diventare una bandiera della Roma e restare in giallorosso per sempre. Lo spero". Un sogno diventato realtà, per Totti e per tutti i tifosi giallorossi che lo hanno saputo apprezzare fino a fatidico 28 maggio 2017. "Ma è bello ripensare a quando era un 'pupo' e muoveva i suoi primi passi nella Roma", ammette un tifoso. "In quell'istante non sapeva che sarebbe diventato la Roma per quasi trent'anni. Ma continuerà a rappresentarla anche da esterno, perché ogni volta che senti pronunciare "Totti" pensi alla Roma, e inevitabilmente quando gridi Forza Roma, non puoi pensare a Francesco".
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