Conte: "A Natale niente vacanze sulla neve. Vaccino? Non sarà obbligatorio"
Le parole del Premier, ospite di Lilli Gruber a "Otto e mezzo" su La7: "Cercheremo di riaprire le scuole a breve"
Lunedì 23 novembre 2020
ROMA - Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato ospite di Lilli Gruber a "Otto e mezzo" su La7. Tanti gli argomenti affrontati dal Premier, a partire dal Dpcm sul quale si sta lavorando: "Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo".
Vaccino e Recovery fund
Per quanto riguarda il potenziale obbligo del vaccino, queste le parole di Giuseppe Conte: "Non c'è un orientamento per l'obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo. L'obbligo è scelta forte. Io lo farò senz'altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio". Il Presidente del Consiglio parla poi del Recovery fund: "Il Consiglio europeo di dicembre sarà decisivo per trovare l'accordo sul Recovery fund. C'è un problema, un veto politico di Polonia e Ungheria. L'ostacolo è questo. Ma c'è grande senso di responsabilità e confido che i paesi che hanno posto il veto sullo stato di diritto rivedano la posizione. È giusto che lo facciano perché altrimenti danneggeranno le loro stesse economie. Presentiamo già a febbraio il piano nazionale italiano per il Recovery fund, siamo poco in ritardo rispetto ai tempi iniziali ma c'è un'interlocuzione settimanale con la commissione europea. Abbiamo messo a punto un meccanismo e una struttura normativa e operativa. C'è da creare struttura operativa ad hoc con un profilo manageriale che garantisca il monitoraggio dei progetti e la verifica della loro attuazione. Sarà una struttura condivisa presso Palazzo Chigi ma con il coordinamento di altri ministeri. Inoltre, condivideremo i piani con tutto il Paese, lo faremo in Parlamento, ora ci sarà un aggiornamento sui progetti".
Dialogo politico
Poi sullo sciopero degli statali: "Lo sciopero è un diritto, non entro nel merito della decisione. Ma non credo sia questo il momento di scioperare. Farlo per il rinnovo contrattuale e per incrementare le risorse già cospicue stanziate in manovra, non è un bel messaggio per il Paese". Riguardo il dialogo con Forza Italia: "C'è un dialogo da tempo con Forza Italia in Parlamento. Auspico una collaborazione con Forza Italia come l'ho auspicato con tutte le forze opposizione.Infatti, ci siamo seduti al tavolo con l'opposizione, sono anche venuti a palazzo Chigi. E l'ultima volta hanno detto che il confronto lo vogliono in parlamento. Io ero, sono e sarò disponibile. Devo riconoscere che Forza Italia si è predisposta per un dialogo costruttivo. E ha anche spiegato che non vuole allargare la base del governo ma restare all'opposizione. (...) Forza Italia ha assunto un approccio dialogante e costruttivo. È emerso il loro senso di responsabilità". Il discorso tocca poi le scuole: "Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo". Conte conclude spiegando di non ambire a diventare leader politico del Movimento 5 Stelle: "Non ho l'ambizione di diventare il capo politico dei 5 Stelle. Rispetto le lore dinamiche interne, li seguo con attenzione e con affetto ma non ho questa ambizione. La rivalità con Di Maio le leggiamo sui giornali e ci scambiamo messaggi ironici su questo".
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