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La seconda vita di Mirante: titolare con vista Champions

Acquistato per aiutare Olsen nell'inserimento, si ritrova inamovibile con Ranieri nella corsa al 4° posto. E da ex ha fermato la Juventus come un eroe
Lunedì 13 maggio 2019
Se i compleanni sono i giorni giusti per guardarsi indietro, il prossimo 8 luglio Antonio Mirante - compiendo 36 anni - penserà che la vita è strana. Proprio vero. Quando aveva cominciato a difendere le porte del Club Napoli di Castellammare di Giaggio, a Castellammare di Stabia dove è nato (a proposito, la stessa società di Donnarumma), sognava come tutti di arrivare in alto. E lui lo ha fatto in fretta, diventando da ragazzo il vice di Gigi Buffon nella Juventus che dominò il campionato di Serie B nel 2006-07. Anni dopo, però, con sano realismo fece una considerazione importante: "Gigi ha distrutto una generazione di portieri". Nel senso che è stato così bravo che anche i talenti più giovani non hanno mai veramente potuto competere con lui. È capitato così anche a Mirante, che in seguito ha fatto tanta onesta Serie A di primo livello tra Siena, Parma, Sampdoria e Bologna.

DA RISERVA A TITOLARE — A Roma forse - acquistato per 5 milioni e con un contatto fino al 2021 - pensava a un sereno tramonto in cui far da chioccia a giovani promettenti e aiutando ad accelerare l'ambientamento di Robin Olsen, uno dei tanti Robin che non è mai diventato Batman. Con l'arrivo di Claudio Ranieri, però, tutto è cambiato in fretta, Antonio è diventato titolare e, se in questo finale di stagione i giallorossi si giocano le residue speranze di agganciare la zona Champions, lo devono a questo "attempato" portiere che ieri contro la sua ex Juventus ha fatto veri e propri miracoli su Cuadrado e Dybala, quando i bianconeri stavano dilagando. Morale: la Roma per la prossima stagione sta già cercando un portiere titolare (piacciono Cragno e Sirigu), Mirante è pronto a tornare ordinatamente in seconda fila, ma regalando una certezza ai tifosi, ai compagni (che lo chiamano Roccia) e all'allenatore che verrà: se ci sarà bisogno di lui, saprà volare come nei giorni belli. Quelli dei sogni da ragazzo. L'età, in fondo, è solo una convenzione, no?
Fonte: Gazzetta dello Sport
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