Per l'Argentina di Lionel Messi e per la Croazia di Luka Modric questa gara è un appuntamento con la storia. Le due nazionali sono pronte a darsi battaglia pur di conquistare un posto nell'ambita finale del Mondiale.

Per l'Argentina di Lionel Messi e per la Croazia di Luka Modric questa gara è un appuntamento con la storia. Le due nazionali sono pronte a darsi battaglia pur di conquistare un posto nell'ambita finale del Mondiale.

Il primo tempo si apre con ambedue le squadre molto attente a non lasciar spazi all'avversaria. Fino al rigore trasformato da Lionel Messi al minuto 34, l'unica grande occasione è stata un tiro di Enzo Perez dalla distanza ben parato da Dominik Livakovic. Dal vantaggio dell'Albiceleste, la gara cambia: Messi comincia a spiegare calcio e il raddoppio vien da sé, con Julian Alvarez che scarica in rete il pallone a pochi metri dalla linea di porta. Un'Argentina nettamente superiore termina i primi 45 minuti abbondantemente in vantaggio.

Il secondo tempo si apre con la Croazia che prova a trovare lo spazio giusto per riaprire la partita, ma la Nazionale di Lionel Scaloni è brava a non vedere perdere concentrazione. Il primo squillo arriva dai piedi di Messi, dopo un bellissimo scambio in area di rigore con Perez, ma Livakovic gli nega la seconda gioia personale della gara. Al minuto 69, il solito Messi fa una magie delle sue dribblando letteralmente tutta la difesa croata e servendo Alvarez al centro dell'area che non può sbagliare. Il primo vero tiro in porta della Croazia arriva al minuto 88, con la conclusione dalla distanza di Lovro Majer bloccata senza grossi problemi da El Dibu Martinez. Dopo 5 minuti di recupero, l'arbitro Orsato fischia tre volte.

Può partire la grande festa del popolo argentino, che dopo 8 anni torna a giocare una finale del Mondiale. La gara contro la vincente tra Francia e Marocco potrà essere una delle gare più importanti della gloriosa carriera di Lionel Messi.

PAULO DYBALA - Finalmente. Arriva alle semifinali il debutto in questo Mondiale per la Joya della Roma. Paulo Dybala, infatti, inizia nuovamente la partita in panchina, entrando in campo al minuto 74 al posto di Julian Alvarez. Il numero 21 si posiziona al centro dell'attacco argentino, con il compito di agire da falso nueve, ovvero spaziando dalla trequarti senza dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Dopo qualche minuto dalla sua entrata in campo, Dybala serve un passaggio al bacio a Mac Allister, che va vicino al 4-0.

ARGENTINA-CROAZIA 3-0
Marcatori: 34' rig. Messi, 40'Alvarez, 69'Alvarez

ARGENTINA (4-3-1-2): Emiliano Martinez; Molina (86' Foyth), Otamendi, Romero, Tagliafico; De Paul (74' Palacios), Paredes (61' Lisandro Martinez), Enzo Fernandez; Mac Allister (84' Correa); Messi, Julian Alvarez (74' Dybala).
A disp.: Armani, Rulli, Almada, Di Maria, Lautaro Martinez, Pezzella, Guido Rodriguez.
CT: Lionel Scaloni

CROAZIA (4-3-3): Livakovic; Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa; Kovacic, Brozovic (50' Petkovic), Modric (81' Majer); Pasalic, Kramaric, Perisic
A disp.: Grbic, Ivusic, Barisic, Budimir, Erlic, Jakic, Livaja, Orsic, Stanisic, Sucic, Sutalo, Vida, Vlasic.
CT: Zlatko Dalic

Arbitro: Daniele Orsato (ITA)
Assistenti: Ciro Carbone (ITA), Alessandro Giallatini (ITA)
Quarto Ufficiale: Abdulla Mohammed (UAE)
VAR: Massimiliano Irrati (ITA)
AVAR: Paolo Valeri (ITA)