RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Mercoledì - 22 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Mancini: "La Roma un laboratorio per la Nazionale"

Giovedì 28 febbraio 2019
Più di venti anni di Roma, giocatore e allenatore della Lazio prima, ct della Nazionale oggi. «Una città cambiata, sicuramente peggiorata rispetto a quando sono arrivato. Ma resta la migliore del mondo». Roberto Mancini, con l'orgoglio di aver vinto qui e di non essere mai stato detestato dai rivali, in questo caso i romanisti. «Mi hanno sempre rispettato, io problemi non ne ho mai avuti. Ero amico di Giannini. E di Nela. Anche con Totti ho sempre avuto un ottimo rapporto». E pensare che anni prima che arrivasse alla Lazio, lo voleva Viola alla Roma. «E' vero, mi aveva chiamato, poi non se ne fece nulla». Quando poi decise di lasciare la Sampdoria e soprattutto Quarto, non ha mai avuto dubbi su quale piazza scegliere. Fu proposto prima a Sensi che a Cragnotti. Da quell'esperienza in biancoceleste ha scelto definitivamente la Capitale, Ora anche il suo secondogenito è qui: Andrea, di rientro dagli States, sta per essere tesserato dall'Atletico Vescovio per giocare in Eccellenza (girone A). Il derby è la partita del Mancio, anche per questi motivi. «Chi sta meglio, sabato rischia di più. È sempre così».

Guarda la Roma, da qualche tempo, con un occhio particolare?.
«E' la squadra con più italiani. Il mio ruolo di ct della Nazionale me lo impone».

Italiani bravi, a quanto pare. Nell'ultimo stage ne ha chiamati addirittura cinque: Florenzi, Pellegrini, Cristante, El Shaarawy e Zaniolo. Sono pronti per il suo calcio, tecnico e propositivo, con cui affronterà le qualificazioni per Euro 2020 che partiranno tra meno di un mese?
«E' stato fatto un ottimo lavoro. Di Francesco ha avuto il coraggio di puntare sui ragazzi, è uno che non ha paura di lanciare i giovani. Sono con me pure altri che lui ha svezzato al Sassuolo: Sensi e Berardi. Anch'io sono così: è bello poter dire, quello ha cominciato con me. Mi viene subito in mente Balotelli: sono già passati undici anni da quando decisi di farlo esordire nell'Inter. Mario era appena diciassettenne».

Su Zaniolo, Mancini ha battuto allo sprint Di Francesco. Come si è fatto convincere dal diciannovenne che, quando lo ha chiamatoin azzurro, non aveva ancora debuttato con la Roma?
«Io sono ct da maggio. E che ho fatto? Mi sono andato subito a vedere l'Euro Under 19. È lì che ho avuto la possibilità di seguire Nicolò, prima non lo conoscevo affatto. E in quel torneo ne ho visti anche altri, a cominciare da Tonali che mi è sembrato giocatore di prospettiva. Essere titolare, anche in B, lo può portare a fare subito il grande salto. Cioè a entrare, o magari pure a giocare, in una big del nostro campionato. Piano piano in Nazionale sono saliti pure quei ragazzi dell'Under 19 in Nazionale. Bravo pure Kean, di quel gruppo».

Quanto è cresciuto Zaniolo in questi mesi?
«Anche troppo, almeno mediaticamente. In questa città ci vuole poco a passare dall'esaltazione alla bocciatura, quando invece con i giovani bisogna avere pazienza, perché gli alti e bassi sono normali».

Definendolo Pogba pensa di avergli fatto un favore?.
«Io mi riferivo solo al ruolo e al suo percorso. Pogba arrivò alla Juve molto giovane, all'inizio non giocava. Guardava. E imparava. Proprio quello che è successo, in partenza, a Nicolò. Che, come Pogba, fa gol. E che, come Pogba, usa la sua fisicità e che, come Pogba, si trova a suo agio soprattutto da mezzala. Per me Zaniolo è una mezzala. In quella posizione mi è piaciuto all'Europeo».

Con Di Francesco ha fatto pure, il trequartista, il falso nove e l'esterno alto.
«A diciannove anni, pur di giocare, accetti qualsiasi ruolo. Intanto aumenti il minutaggio e in un grande club».

Zaniolo al posto di Verratti o di Barella?
«Oggi ho Jorginho e Verratti come riferimenti per il centrocampo. A loro poi posso aggiungere Zaniolo o Barella. Per ora. E comunque ho anche gli altri: Cristante, Pellegrini, Gagliardini e soprattutto Sensi che mi ha impressionato per come si è inserito nel gruppo e per la personalità che ha mostrato al debutto».

Ha richiamato Sensi per lo stage di inizio febbraio. Promosso?
«È titolare in serie A. Ed è tra i pochi che può fare tranquillamente il regista come la mezzala. Mi va bene così, anche la sua statura. Vedrete che, facendo esperienza in azzurro e quindi in campo internazionale, il fisico non lo limiterà. Ha qualità e intelligenza».

Come ha fatto, invece, a rendere Verratti così indispensabile?
«Si è trovata l'alchimia tra i tre centrocampisti. Una botta di fortuna mia, non ho meriti particolari. Verratti, tra l'altro, ha risolto qualche problema fisico che lo ha penalizzato nelle ultime stagioni. Ora è sempre dentro la partita».

E Jorginho?
«Jorginho è forte e basta. Difficile che sbagli una palla. Paga il momento critico del Chelsea, ma me lo tengo stretto. È al primo anno in Inghilterra, vedrete che la Premier lo farà migliorare. E se lo godrà la Nazionale».

L'Italia ha molti giocatori interessanti, forse per questo ha accettato l'incarico di ct?
«L'ho accettato perché me lo hanno chiesto, prima non era mai accaduto. All'Italia non si dice no. E comunque, ad essere precisi, sono arrivato nel momento peggiore, visto quello che è successo con la mancata qualificazione al Mondiale»

C'è chi sostiene che invece sia sbarcato a Coverciano nel periodo migliore. Difficile fare peggio di quanto è successo nel playoff contro la Svezia nel novembre 2017?
«Messa così, ci può stare. Poi, però, a chi guida la Nazionale viene chiesto di vincere e basta. Non conta chi alleni, è così, lo impone la nostra tradizione. Perché l'Italia è l'Italia. Ed è come allenare il Brasile, la Germania, la Spagna o l'Argentina. Non esistono le amichevoli... In ogni match ti chiedono il successo».

De Rossi ha ancora chance di tornare in Nazionale?
«E' un capitolo chiuso. Gli ho parlato subito e lui è stato chiaro e sincero. Mi disse che, se ne avessi avuto bisogno, sarebbe venuto a darmi una mano».

Fece prima, da allenatore del City, a convincerlo ad accettare il trasferimento a Manchester?
«Infatti non l'ho mica convinto».

C'era riuscito però.
«Ci siamo visti a Roma, tutta una notte a parlare, era tutto fatto, ma è saltata all'ultimo. Mi ha chiamato e mi ha detto non je la faccio. Ci rimasi male, mi arrabbiai. E' passato tanto tempo, Daniele era nel pieno della carriera, si sarebbe divertito. Lo ritenevo fondamentale».

Tornando alla sua Nazionale. Di Francesco, nella formazione di partenza contro il Porto, ha schierato sette italiani. Un bel risultato.
«Sì, soprattutto se consideriamo che una presenza in Europa ha più peso. I ragazzi crescono prima. E io ne sono felice. Non c'è di meglio, per fare esperienza, della Champions. Ecco perché la Roma, in questo senso, può incidere sulla competitività della Nazionale».

Tornando a Tonali, sarà uno dei prossimi a vestire l'azzurro con continuità?
«E' un ragazzo del 2000, gioca in serie B: vi sembra normale? Ai miei tempi uno di quell'età, con quel talento, giocava in A. Penso a Totti: 17 anni, sei titolare della Roma. In Italia è tutto più difficile, non ci sono tanti calciatori italiani bravi, chi ce li ha se li tiene e quindi i club vanno a cercare all'estero. Poi, uno come Tonali ora vale un sacco di saldi e chi lo prende deve pensare alla spesa che verrà ammortizzata nel futuro».

Perché Immobile in Nazionale non rende come nella Lazio?
«Succede. Un po' il peso della maglia, un po' perché pensi di dover fare tutto in poche occasioni. Non è facile quando hai solo una partita per fart vedere. Con il club, se non segni una volta, ci riesci quella dopo».

Il suo attacco fa spesso cilecca. All'Italia manca il finalizzatore?.
«Pochi gol, è vero. Dobbiamo svegliarci. Bisogna essere più precisi. Siamo la squadra che crea più di tutte e segna meno. Serve l'addestramento. In Nazionale non hanno tempo, nei club dovrebbero trovarlo».

Balotelli può essere una soluzione?
«Ora si sta riprendendo, vediamo se continua così. E' un giocatore che ha talento, vede la porta, sa giocare al calcio. Poi queste qualità vanno messe in evidenza e non dipende certo da me. E non è un più un ragazzino».

Discorso da ripetere per El Shaarawy?
«Un altro giocatore che mi piace. Che ha grandi qualità, lo seguo da quando era alla Primavera del Genoa. Ma pure lui, deve tirare fuori tutto quello che ha dentro».

Meno male che Chiesa, nel nuovo anno, ha ripreso a far centro
«Si e con continuità. Mai avuto dubbi. E nemmeno sugli altri. Le occasioni le abbiamo sempre create, ma non siamo concreti. La mia generazione, davanti alla porta, era cinica e spietata...».

La corsa Champions, si aspettava di più da Roma e Lazio?
«La Lazio ha fatto quello che doveva, la Roma ha lasciato punti per strada, almeno otto».

Li ha buttati per i troppi giovani impiegati?
«Ne ha persi di più quando giocavano i vecchi».

Le milanesi sono in vantaggio per la corsa alla Champions?
«Per ora sì, ma la Roma e la Lazio non sono fuori. Il campionato è ancora lungo, mancano 13 partite: i due posti se li giocano almeno cinque squadre».

Si aspettava Simone Inzaghi allenatore?
«No, anche perché non glielo avevo mai sentito ipotizzare quando siamo stati insieme nella Lazio. Ha iniziato con i giovani, partendo subito bene. E proprio i ragazzi allenati da lui mi dicevano quanto fosse bravo. Ed è vero, ha fatto un ottimo lavoro. In Italia e anche in Europa».

E Di Francesco?
«Ha fatto bene ovunque, specie con il Sassuolo. Lavora bene con i giovani, ha coraggio. Poi per giudicare bene bisogna vederli allenare».

La sorpresa è Gattuso.
«Si pone bene, ha carattere. Un personaggio positivo».
Fonte: Il Messaggero
COMMENTI
Area Utente
Login

Pogba - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5       >   >> 
 
 Gio. 27 giu 2019 
Il Torino potrebbe mettere a segno il colpaccio Nainggolan. Vavro nel mirino della Roma
Manolas-Napoli quasi fatta, Toro idea Nainggolan. De Ligt sfida Juve-Barça, Roma su Bartra. Pinamonti al Genoa
 Sab. 22 giu 2019 
Calciomercato Roma, ecco chi è Veretout: triplette e un Mondiale vinto con Pogba
Ha vinto un Mondiale U20 con la Francia di Pogba, è abilissimo sui calci piazzati e con la Fiorentina ha il record del gol più tardivo nella storia della Serie A: la scheda sul centrocampista che ha stregato la dirigenza giallorossa
 Ven. 14 giu 2019 
Il nuovo ds cerca l'entrata a effetto: il colpo Higuain al posto di Dzeko
«Ci serve un colpo». E' un messaggio che circola insistentemente nell'entourage...
 Mer. 05 giu 2019 
Real su Zaniolo. Dzeko all'Inter: si cerca l'intesa
Entro la fine di giugno si separeranno le strade della Roma e di Dzeko. Al termine...
 Mar. 28 mag 2019 
Barella eletto miglior centrocampista della stagione. Zaniolo giovane emergente
Nel mirino di tante big, il centrocampista del Cagliari è stato indicato dalla giuria presieduta da Fabio Capello. Zaniolo il giovane emergente
 Lun. 27 mag 2019 
BARELLA: "Per caratteristiche sono simile a De Rossi. Futuro? Voci fanno piacere, non so cosa..."
Presente a Bologna per ricevere il premio "Giacomo Bulgarelli" come miglior centrocampista...
 Mer. 15 mag 2019 
Mourinho: "Futuro al Psg? Impossibile. Problemi al Manchester United anche senza di me"
Il tecnico portoghese esclude la possibilità di finire sulla panchina del club francese: «Non puoi allenare una squadra che ha già l'allenatore»
 Gio. 25 apr 2019 
Manolas, bye bye Roma: la Juve prepara i 36 milioni della clausola
I bianconeri in vantaggio sull’Atletico, Raiola spinge il greco a Torino. Bloccato Mancini. E dal Tottenham in arrivo un’offerta per avere Zaniolo
 Lun. 15 apr 2019 
Non è vero ma ci credo: la Roma vieta i selfie con Drake
L'account in inglese del club capitolino ha "avvertito" i suoi giocatori, dopo che il rapper “maledetto” ha portato sfortuna anche a Kurzawa e al Psg
 Gio. 11 apr 2019 
Paratici su Rabiot e Manolas: il futuro bianconero è iniziato
Dalla Champions alla Champions, la Juve già programma il futuro. Da tempo Fabio...
 Ven. 05 apr 2019 
Il papà di Zaniolo: "Nicolò sta rinnovando con la Roma. Futuro? In Italia solo Inter e Juve"
Igor Zaniolo, papà di Nicolò, in un'intervista si è soffermato anche sul futuro del centrocampista della Roma
 Mer. 13 feb 2019 
Esordio soft per la Var: no review, solo silent check
Fossero tutte così facili le partite... Deve averlo pensato al 90' il signor Danny...
 Lun. 11 feb 2019 
Clinica Champions: i valori distorti dai tanti infortuni
Quando la Champions muta geneticamente (debutterà anche il Var) è sempre un'altra...
 Lun. 21 gen 2019 
Zaniolo e i campioni? Non ci sono paragoni
Pogba, Zidane, Kakà o Totti: chi offre di più? E' caccia al chi ci ricorda, al chi...
 Sab. 12 gen 2019 
Mancini: "La Roma sarà la sorpresa del girone di ritorno. Zaniolo mi ricorda Pogba"
Il c.t. della Nazionale italiana Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intervista...
 Lun. 07 gen 2019 
Calciomercato e parametri zero: dal 2013 quasi 2 miliardi guadagnati dai procuratori
Spostano giocatori a fine contratto e fanno soldi. Tanti: quasi 2 miliardi di euro dal 2013 (e l'Italia è il campionato che spende di più)
 Mar. 25 dic 2018 
Dossier calciomercato: gli obiettivi delle 20 squadre di serie A. La Roma punta Batshuayi
Il Milan piomba su Fabregas, la Roma punta Batshuayi. City e United vogliono Milenkovic. Napoli-Inter, è sfida per Barella. La Juventus va su Ramsey
 Dom. 23 dic 2018 
Calciomercato Roma, Manolas cambia procuratore e sceglie Mino Raiola
«Ho ancora tre anni di contratto e alla Roma sto bene», firmato Kostas Manolas....
 Sab. 22 dic 2018 
La chance persa dopo Calciopoli
Luciano Moggi, ospite giovedì alla Continassa, fa montare ulteriormente la rabbia...
 Gio. 20 dic 2018 
Stadium inviolabile: 8 partite, 8 k.o. Ma papà De Rossi...
Ci è riuscito Alberto De Rossi, in una finale di andata di Coppa Italia Primavera,...
 Lun. 10 dic 2018 
Calciomercato: da Rossi a Nasri, ecco la lista degli svincolati di lusso
Vantano presenze nei massimi campionati europei, in Champions League o nelle rispettive Nazionali e sono a caccia di una squadra
 Lun. 03 dic 2018 
Pallone d'oro, ecco la lista completa: trionfa Modric, CR7 secondo e Griezmann terzo. Salah sesto
Il croato interrompe il duopolio degli ultimi 10 anni di Cristiano e Messi che si classifica al 5° posto. Alisson al 25esimo posto
 Gio. 22 nov 2018 
Pradè: "Ho provato a portare Totti alla Samp. Alla Roma avevo quasi preso Eto'o e Mutu"
In vista di Udinese-Roma in programma sabato alle 15 alla Dacia Arena ha parlato,...
 Mar. 20 nov 2018 
Roma, Kluivert punta il "Golden Boy"
L’attaccante olandese classe ’99 è stato inserito nella Top 5 che si giocherà il premio
 Sab. 17 nov 2018 
Nzonzi bocciato in Francia: "Voto 2, ha offerto caviale agli olandesi"
Se da una parte c'è Patrik Schick che riesce dare il meglio solo quando chiamato...
 Ven. 16 nov 2018 
Calciomercato, un mondo di svincolati: possibili affari a costo zero in Italia e all'estero
Fioccano le occasioni, sia sul mercato italiano che su quello estero. Da chi cerca squadra come il campione del mondo Zaccardo, Palladino e Pepito Rossi, ai possibili affari che offre la Premier. Occhio, però: non è tutto oro quello che luccica. Un parametro zero importante può costare parecchio, tra ingaggio e commissioni...
 Gio. 15 nov 2018 
La Juventus piomba su Herrera e... Savorani
La Juve tenta il doppio sgarbo. I bianconeri, infatti, stanno pensando seriamente...
 Lun. 08 ott 2018 
Pallone d'Oro 2018, la lista completa dei candidati
Presenti gli ex giallorossi Alisson e Salah
 Mer. 26 set 2018 
La Top 10 degli agenti più potenti: Mendes è 2° con 100 milioni di commissioni
Nella classifica stilata da Forbes Raiola balza al quinto posto guadagnando 5 posizioni
 Mar. 25 set 2018 
La spallata del campo al modello player trading: così crolla la linea Pallotta
Quando gli prospettarono l'idea, a Pallotta piacque subito. Lui i soldi li ha fatti...
 
 <<    <      1   2   3   4   5       >   >>