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Daniele Conti compie 40 anni: "Papà Bruno importante perchè non ha mai interferito sulle mie scelte"

Mercoledì 09 gennaio 2019
Daniele Conti, un'istituzione a Cagliari. Una di quelle bandiere difficili da trovare nel calcio moderno e il Comune del capoluogo sardo ha deciso di premiarlo per la sua scelta. In occasione dei quarant'anni del centrocampista di Nettuno, il Consiglio Comunale ha consegnato a Daniele Conti un riconoscimento per la carriera sportiva e per l'attaccamento dimostrato alla maglia della città.

Conti, si aspettava dopo vent'anni di trovarsi ancora a Cagliari?"Per un ragazzo poco più che maggiorenne non è mai facile lasciare la città natale, gli amici e la famiglia. Quando arrivai ero molto contento dell'offerta di un club come il Cagliari, che tra l'altro giocava in serie A. Però a essere sincero la prima volta che ho messo piede in città non avrei mai pensato di rimanerci per vent'anni. Anno dopo anno ho capito cosa significa essere amati e ho deciso di vivere in Sardegna per sempre"
Sono 453 le presenze rossoblù e 50 i gol realizzati in carriera con i sardi. Le reti indimenticabili sono quelle alla Roma, vittima preferita?

"No, rimane il gol contro il Napoli del gennaio 2008. Era un periodo in cui tutto girava storto, sembrava una storia già scritta alla quale era impossibile cambiare il finale. Segnare quella rete diede una scossa a tutti, da quel momento ci fu una tale coesione e unità di intenti che ci spinse a centrare un piccolo miracolo sportivo. E' l'episodio più bello della mia carriera: ancora oggi mi vengono i brividi se ci ripenso"

Nel video di auguri comparso nel sito del club parla di un particolare atteggiamento richiesto dal tifoso sardo : a cosa si riferisce?
"Quando arrivai qui diciamo che giocavo un po' in punta di piedi (ride). Con il tempo ho capito che per difendere questi colori dovevi veramente dare tutto in campo, finire le partite piegato sulle gambe. Una volta che capii cosa mi chiedevano è nata questa empatia con i tifosi che mi ha portato fino ad oggi. Io non posso che ringraziare tutti i sardi per la stima che hanno sempre avuto nei miei confronti e spero che quello che ho fatto in campo sia bastato a ricambiare tanto affetto"

Conti ha rifiutato club prestigiosi come Bayern, Roma, Inter che avrebbero aiutato la sua carriera anche in chiave Nazionale: mai pentito di questa scelta?
"No e non lo considero un neo, anzi. Ogni energia è stata spesa per qualcosa alla quale tenevo veramente, regalare gioie a una terra che merita delle soddisfazioni. Se questo ha significato rinunciare alla Nazionale ne sono felice e rifarei sempre questa scelta"

Quanto è stato importante suo padre nelle decisioni prese nel corso della sua carriera?
"E' stato molto importante perché avendo svolto questo "mestiere" per tanti anni qualche dritta me l'ha data.
Per quanto riguarda le scelte quelle le ho fatte sempre e solamente io. Mio padre non ha mai voluto interferire sulle mie decisioni, magari ne potevamo parlare. Ma quando io dicevo la mia alla fine si è sempre fatto così"

Dopo le interviste la cerimonia. Alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del direttore generale del Cagliari, Mario Passetti, un emozionato Conti ha voluto ringraziare tutti per il riconoscimento speciale e per l'affetto dimostrato da città, istituzioni e tifosi nei suoi confronti. A distanza di vent'anni e nonostante le scarpette "appese" al chiodo la "magia" tra Conti e Cagliari è più viva che mai.
di Francesco Caruso
Fonte: Il Messaggero
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