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Roma-Bayer, conferenza stampa De Rossi: "Pronti a tutto, ok Lukaku e Smalling"

Daniele De Rossi parla alla vigilia della sfida con il Bayer Leverkusen nella consueta conferenza stampa pre gara. Il tecnico giallorosso fa il punto della situazione a 24 ore dalla partita che vale una stagione.
Mercoledì 01 maggio 2024
Daniele De Rossi si presenta ai giornalisti carico, come spesso capita prima di grandi eventi. La partita di Europa League contro il Bayer Leverkusen può valere la terza finale consecutiva della competizione per i giallorossi. Il primo atto è tra le mura amiche dell'Olimpico. Il ritorno, in Germania, il 9 maggio. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni. La Roma non nasconde di avere un pizzico di tensione, ma nei limiti del possibile. DDR predica rispetto, calma e concentrazione. Alla conferenza stampa della vigilia snocciola certezze senza essere tracotante. La squadra giallorossa proverà a dare tutto per 180 minuti. Quello che la separa da un grande sogno che, ora, rispetto a prima, sembra più vicino.

-Come stanno Lukaku e Smalling? Il recupero di Chris può portare Llorente a destra?
"Vediamo. Su Romelu ho qualche dubbio, non è ancora al meglio della condizione, ma dovrei riuscire a recuperarlo. Chris, invece, sta bene. Si è allenato sia ieri che oggi. Da valutare la questione del minutaggio. Diego è al centro di un discorso che può essere preso in considerazione".

-L'aspetto mentale del Leverkusen è quello da temere maggiormente?
"Non la ritengo la più temibile da temere, ma li rispetto tanto. Sono forti e lo dimostra il fatto che ci provano fino all'ultimo: sono una squadra che non molla mai. Anche noi, del resto. Udine e Napoli lo hanno dimostrato, ma questo significa soltanto che dovremo arrivare con la giusta concentrazione. In partite così è importante dare il tutto per tutto".

-Il fatto che sono imbattuti incide psicologicamente?
"No, lo riterrei un orgoglio riuscire a batterli. Non di certo un peso. Hanno fatto e stanno facendo cose importanti, ma ci sono testimonianze di squadre che hanno fatto buone partite contro di loro. Speriamo di riuscire a fare lo stesso".

-Hai un tatuaggio sulla gamba che ti rappresenta da giocatore: vale lo stesso anche ora che sei allenatore?
"Di tatuaggi ne ho tanti e sono tutti importanti. Ho smesso di farli, sono stufo di sentire dolore quando li faccio. Vinciamo un trofeo e penserò a un nuovo tatuaggio".

-Nel caso sarebbe un tatuaggio da allenatore più "calmo"?
"Devi essere più calmo quando alleni. Non puoi 'mangiare' nessuno. Anche se io da questo punto di vista sono tranquillo, mi fido dei miei giocatori. Recepiscono al 100% quello che dico".

-Quale aspetto tattico del Bayer ammira di più?
"Mi piace la loro solidità. Si conoscono a memoria, sanno come farti male. È una squadra capace di giocare con individualità forti che possono mettere in difficoltà: mi intriga affrontarli, anche a specchio, volendo. Sarebbe uno stimolo in più per i miei giocatori nell'uno contro uno".
di Andrea Desideri
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